Calcio dilettanti – Asse Mantova-Brescia per Pasquali al Crl

Alberto Pasquali
Alberto Pasquali

MANTOVA Con i campionati fermi per l’emergenza sanitaria, tiene banco la tornata elettorale che porterà al rinnovo di tutto il governo del calcio, dal vertice della Figc fino ai delegati provinciali. I comitati regionali sono stati chiamati a fissare l’assemblea elettiva dal 2 al 12 gennaio 2021. La consultazione si potrebbe quindi tenere online il 9 o il 10 del prossimo mese. La situazione è molto fluida. L’attuale presidente  Giuseppe Baretti dovrebbe passare la mano per motivi di salute, anche se in tal senso non c’è nulla di certo.  Carlo Tavecchio non ha ancora sciolto le riserve, ma la sua candidatura sembra cosa certa; come pure quella del Delegato di Brescia Alberto Pasquali, che proprio ieri ha illustrato il suo “programma” sulle colonne del nostro giornale. «Ho ricevuto tanti attestati di stima anche dalla vostra provincia – ha spiegato – e questo mi ha fatto molto piacere. Ho un modo di vedere la politica federale un po’ più “progressista”».
Far pesare di più la Lombardia in ambito nazionale, scelta del delegato provinciale affidato alle società, attenzione ai settori giovanili, filo diretto con i territori periferici, no alla riforma dello sport come è stata concepita «senza un confronto con i club». L’agenda di Pasquali piace alle società mantovane, che sono pronte a stringere un’alleanza con le rivali storiche per sostenere la candidatura del loro delegato. A maggior ragione se Baretti dovesse dare forfait e nessuno del suo team, a cominciare dalla vice presidente mantovana Paola Rasori, decidesse di prenderne il testimone.
Sono molti, infatti, i dirigenti mantovani che applaudono al neonato Coordinamento dei Presidenti bresciani, ormai vicino alle 40 adesioni, e auspicano un rinnovamento. «La rappresentanza del calcio dilettantistico – è il tema condiviso – deve tornare in capo ai presidenti delle società, ripristinando un rapporto funzionale con i vertici regionali della Lnd. Gli eletti devono rappresentarci, non siamo i clienti di un’organizzazione. Crediamo sia necessario prendere in mano il nostro destino. I tempi sono maturi. Non voteremo né Tavecchio né Baretti. A livello umano c’è il massimo rispetto, ma sarà chi adotterà i nostri punti programmatici ad avere il nostro appoggio. Alberto Pasquali? L’attuale delegato provinciale potrebbe avere le carte in regola, bisogna vedere se davvero ha intenzione di candidarsi e se condivide le nostre tesi. L’importante è che il candidato alla presidenza lombarda sia espressione del territorio prima, durante e dopo le elezioni. Riteniamo inoltre che non si debbano superare i due mandati presidenziali».

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