Nascosto sotto terra per sfuggire alle guardie ittiche, denunciato voltese settantenne

VOLTA – Anche se stavano pescando con strumenti illegali come le fiocine, l’intenzione delle guardie ittico-venatorie della Provincia di Mantova non era di certo quella di arrestare quel gruppo di pescatori. Eppure lui, un 70enne di Volta, alla vista degli agenti provinciali, non ha esitato nemmeno un secondo e si è gettato nell’alveo del canale Virgilio, praticamente prosciugato, e sotto gli occhi esterrefatti delle guardie si è nascosto all’interno di un sifone del canale dove è rimasto, tra l’altro ammollo, per quasi due ore.
Insomma quello che avrebbe dovuto essere un controllo ittico-venatorio come tanti, forse con qualche sanzione in più rispetto al solito, lunedì sera verso le 20 si è trasformato in una lunga operazione che, oltre alle guardie ittico-venatorie, alla fine ha coinvolto anche i vigili del fuoco.
Il contesto è piuttosto semplice. In questo periodo infatti i consorzi di bonifica – in questo caso il consorzio di bonifica Garda Chiese – stanno svuotando la maggior parte dei canali che si trovano sul territorio provinciale. In tale situazione i pesci e le specie ittiche hanno a disposizione una minore quantità di acqua rispetto al solito e parecchi pescatori ne approfittano per andare e fare incetta di pesci anche in zone dove non sarebbe consentito e con strumentazione non sempre legale – come le fiocine.
Così ieri sera il 70enne pescatore voltese, insieme ad altri appassionati, stava pescando per la maggior parte anguille (nel suo caso con un arpione e una grossa nassa) lungo il Virgilio a poca distanza da via Borgo Stazione. All’arrivo delle guardie ittico-venatorie la maggior parte degli altri pescatori presenti in loco, se l’è data a gambe levate. Lui invece ha preferito gettarsi nell’alveo del canale, quasi del tutto vuoto, andando a nascondersi dentro al sifone che passa sotto la strada. E lì, nonostante le guardie ittico-venatorie gli abbiano chiesto più di una volta di uscire, tra l’altro assicurandogli che non sarebbe successo nulla di trascendentale, è rimasto rintanato per quasi due ore.
Tra l’altro nel punto dove l’uomo si era nascosto si trova circa mezzo metro d’acqua e il sifone è piuttosto stretto. Dopo qualche insistenza, le guardie hanno chiamato anche i carabinieri e i vigili del fuoco. Questi ultimi, opportunamente attrezzati, pure sono scesi nel canale e, dopo diversi tentativi, hanno convinto l’uomo a riemergere. Una volta all’aperto, il 70enne è stato invitato a tornare a casa per farsi una doccia in attesa di essere contattato di nuovo dalle guardie. Nonostante il trambusto provocato, lo aspetta una sanzione pecuniaria di alcune centinaia di euro.