Legge elettorale della Lega. Fiasconaro (M5S Lombardia). “È un furto di democrazia”

MILANO “No al nuovo porcellum”, “No alla legge del Papeete”, “No alla legge rimandata a settembre dalla Cassazione”, sono questi alcuni dei cartelli (IN ALLEGATO) esposti in Consiglio regionale dal M5S Lombardia per protesta sul dibattito sul quesito referendario proposto dalla Lega.

Andrea Fiasconaro, consigliere regionale del M5S Lombardia, motiva il voto contrario del Movimento sulla proposta: “È un furto di democrazia.  Salvini tiene occupato il Consiglio regionale della Lombardia solo per fare propaganda. Il quesito referendario è scritto male tanto che a causa dell’incapacità della Lega di scrivere leggi precise lo abbiamo dovuto discutere due volte. Questo provvedimento non è arrivato in aula per fare gli interessi dei cittadini, ma è stato scritto e voluto a Pontida solo per fare propaganda.

D’accordo che l’esito di questa discussione fosse scontato, ma sugli ordini del giorno  e gli emendamenti presentati dal Movimento mi aspettavo un dibatto con la maggioranza con le motivazioni del loro voto contrario.

Il fascismo ha preso i pieni poteri a seguito del passaggio dalla legge proporzionale alla legge Acerbo di tipo maggioritario. Qualcuno in Lombardia non ha studiato la Storia oppure vorrebbe fare il bis e riportarci al ventennio”.