Calcio Serie B – Andrenacci, una vita da secondo: “Il Mantova un’occasione da prendere al volo”

Lorenzo Andrenacci
Lorenzo Andrenacci

MANTOVA Contro il Cesena ha fatto il suo esordio il portiere Lorenzo Andrenacci, ultimo acquisto del Mantova, subentrato a Festa nell’ultima mezz’ora. Non stiamo certo parlando di un principiante: Andrenacci, classe 1995, ha esperienza da vendere, perfino 6 presenze in Serie A con la maglia del Brescia («ho coronato il mio sogno»).
«Quando ho ricevuto l’offerta del Mantova – racconta – ci ho pensato davvero pochissimo. Conosco lo staff dai tempi di Brescia, so che persone sono e come lavorano. Per me è un’occasione e l’ho presa al volo. Mi trovavo in una situazione difficile, senza squadra dopo il fallimento del Brescia. Vengo a Mantova con un determinato ruolo, mi metto a disposizione del mister e cercherò di metterlo in difficoltà nella scelta».
Il ruolo, appunto. Fare il secondo portiere non è mai facile… «Ma io lo faccio da tutta la vita – sorride Andrenacci – . Ormai è una costante della mia carriera, ho sempre dovuto conquistarmi le mie… partite. Sono pronto a farlo anche stavolta». Lavorerà con una vecchia conoscenza: Michele Arcari. «Per tre stagioni sono stato il suo vice a Brescia, lo considero un maestro. Siamo sempre rimasti in contatto, abbiamo collaborato anche quando lui allenava i portieri della Primavera e ogni tanto dava una mano in prima squadra. È contento di ritrovarmi qui a Mantova. E io sono contento di ritrovare lui».
Andrenacci è marchigiano (di Fermo) come Possanzini, e come il mister naturalizzato bresciano. «In realtà – fa notare – , lui ha girato molto più di me! Scherzi a parte, Possanzini è bravissimo a tenere tutti sul pezzo, facendo lavorare e allo stesso tempo divertire i calciatori. Me ne sono accorto subito: a Mantova ho trovato un gruppo sano, che crede in questo progetto e si allena con entusiasmo».
Come dicevamo, Andrenacci ha giocato gli ultimi 30’ di Mantova-Cesena. Ha subìto il gol decisivo di Zaro, ma in quel contesto interessava altro: «Mi interessava riprendere confidenza col campo, con la porta. Non giocavo da febbraio e avevo bisogno di certi riferimenti. Mi dispiace aver preso gol proprio in questa occasione. Speriamo di rifarci nelle partite che contano davvero».