La spiritualità di Bach in Santa Barbara: il Concerto di Pasqua del Coro Ricercare Ensemble

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Mantova Non c’è dubbio: la spiritualità tradotta in musica ha la sua massima espressione nelle opere di Johann Sebastian Bach (1685-1750), nelle sue sublimi composizioni che suscitano, ogni volta, la partecipazione ad una visione universale che trascende il tempo e lo spazio. Un esempio perfetto è rappresentato dalle sue pagine dedicate alle funzioni liturgiche del periodo pasquale proposte giovedì sera nella Basilica di Santa Barbara dall’Associazione Musicale Coro da Camera Ricercare Ensemble, all’interno del progetto Le Meraviglie Cantate, con la XIX edizione del Concerto di Pasqua. Protagonista del tradizionale appuntamento, come sempre, il Coro da Camera Ricercare Ensemble guidato dal maestro Romano Adami, affiancato, per l’occasione, dall’Orchestra Accademia degli Invaghiti di Mantova, per la direzione del maestro Marco Mencoboni, con l’apporto dei solisti Anna Simboli soprano, Chiara Brunello, contralto, Alessio Tosi, tenore e Matteo Bellotto, basso. Quello descritto dal programma è stato un avvincente percorso attraverso capolavori dell’arte vocale bachiana aperto dalla Cantata Bwv 12 “Weinen, klagen sorgen, zagen” (lacrime, lamenti, angosce, tormenti) e completato dalla Cantata Bwv 4 “Christ lag in todesbanden” (Cristo giaceva nel sudario di morte): due opere che esprimono con straordinaria forza evocativa i tormenti di Gesù dal supplizio alla resurrezione, coinvolgendo l’ascoltatore in un clima di intima partecipazione. Sinfonie strumentali, arie e corali sono gli elementi fondanti della loro magistrale struttura architettonica, in cui la pura bellezza tematica si coniuga il più elevato intento rappresentativo, di cui Marco Mencoboni ha dato un’interpretazione basata su solida competenza e appassionato vigore guidando e utilizzando al meglio le indubbie qualità del Coro Ricercare Ensemble e dell’Accademia degli Invaghiti. La dimensione sonora data alle esecuzioni è apparsa piacevolmente orientata ad un taglio dinamico e trasparente nei tratti distintivi mettendo in risalto, in un certo senso, i segni dell’influenza dello stile italiano sulla genialità di Bach. Altrettanto significative e pregevoli si sono dimostrate la due pagine bachiane che hanno costituito il cuore del concerto: “Erbarme dich, mein Gott!” (abbi pietà o mio Dio), una mirabile Aria per contralto tratta dalla Matthaus Passion, interpretata con spontanea espressività da Chiara Brunello, e “Ruht wohl”, meravigliosa pagina corale dalla Johannes Passion. Applausi entusiastici hanno sottolineato il successo dei protagonisti chiamati ad un apprezzato fuori programma con la ripetizione del primo movimento della Cantata Bwv 4. Un concerto avvincente e prezioso per un sensibile approccio in musica alla settimana santa e alla festività pasquale.