MOZZATE (Co) Due tabù infranti in un colpo solo: la vittoria contro una squadra di Serie A, dopo i ko estivi con Napoli e Genoa; e quella in trasferta. Fosse stata una partita vera, ci sarebbe da stappare bottiglie di champagne. Invece il Como-Mantova andato in scena ieri al centro sportivo di Mozzate e terminato 2-1 per i biancorossi, era una semplice amichevole. Perdipiù giocata a porte chiuse per tutti, stampa compresa, su richiesta del Como. Così bisogna affidarsi alla testimonianza degli unici testimoni presenti, ovvero i tesserati delle due squadre. E ovviamente prendere per buone le loro parole.
Ebbene, da viale Te riferiscono che si è trattato di una partita bella, intensa e combattuta da entrambe le squadre. E che il Mantova ha impegnato in diverse occasioni la squadra di Cesc Fabregas, fuoriclasse del calcio da poco passato al ruolo di allenatore. Se così fosse (e non c’è motivo di dubitarne), l’Acm può dirsi davvero soddisfatta di com’è andata. «Non sia l’amichevole dell’oratorio», aveva ammonito alla vigilia il dt biancorosso Christian Botturi. Il messaggio è giunto a destinazione. I due tabù infranti di cui parlavamo all’inizio sono ovviamente relativi: nessuno pretendeva che il Mantova battesse una squadra di Serie A; quanto alla prima vittoria esterna, non è certo quella di ieri che certifica la guarigione dell’Acm dal “mal di trasferta”. Però il 2-1 finale costituisce una corroborante iniezione di fiducia per i biancorossi, che proprio da due trasferte consecutive sono attesi alla ripresa del campionato (Carrarese e Sampdoria).
Molte le cosiddette seconde linee in campo. L’undici di Fabregas, in particolare, era completamente diverso da quello schierato a Napoli nell’ultima gara di campionato. Anche Possanzini ne ha approfittato per dare spazio a chi finora ne ha trovato poco. A partire da Sonzogni tra i pali; Fedel e Solini terzini; Cella e De Maio centrali difensivi; Muroni, Artioli e Wieser in mediana; Debenedetti punta centrale affiancato da Galuppini e Fiori. Un colpo di testa vincente di Gabrielloni su cross dalla sinistra mandava le squadre al riposo sull’1-0 per il Como. Mantova comunque brillante e pericoloso in un paio di occasioni: rovesciata di Fiori e conclusione a lato di Fedel. Girandola di cambi biancorossi dopo un’ora: entrano Botti, Brignani, Redolfi, Bragantini, Mancuso, Ruocco e Mensah. Il Mantova resta sul pezzo e la convivenza Mancuso-Mensah porta addirittura al ribaltamento del punteggio negli ultimi minuti. Proprio l’ex Monza sigla l’1-1 all’83’ con un gol di rapina in area; tre minuti dopo, Bragantini completa il sorpasso su assist di Ruocco. Finisce con un’insperata vittoria. Tra sette giorni a Carrara capiremo il suo valore.