Calcio Serie B – Mantova, serenità cercasi. Il Ccmc: “Stiamo uniti”

MANTOVA Il Sudtirol ha perso a Cremona, dunque non è riuscito a trascinare il Mantova in zona play out. È l’unica buona notizia di un week-end che ha lasciato scorie cattive in casa biancorossa. Lo 0-3 col Sassuolo, ma soprattutto le dichiarazioni post-gara di Possanzini e Burrai, com’era prevedibile hanno irritato ulteriormente parte della tifoseria. L’allenatore e il capitano hanno scelto il momento sbagliato per esternare le loro riflessioni, alcune delle quali peraltro condivisibili. Lamentarsi dopo uno 0-3 del presunto pessimismo che aleggerebbe in viale Te, o di qualche commento negativo letto (sui social, non certamente sulla stampa) sui giocatori, suona quasi come un alibi. Un espediente cui solitamente ricorre chi è in palese difficoltà. Non dovrebbe essere il caso del Mantova, che sta disputando un discreto campionato in un clima magari non di euforia, ma non certamente ostile. Gli applausi con cui la curva Te ha salutato e “consolato” la squadra al termine della partita col Sassuolo parlano da soli. Ma, da che calcio è calcio, le voci fuori dal coro ci sono sempre state. Lo sanno benissimo sia Possanzini che Burrai, i cui sfoghi saranno stati probabilmente mossi dal nobile scopo di proteggere il gruppo. L’effetto è stato, diciamo così, controverso. L’augurio è che non comprometta in maniera irreparabile il rapporto con la piazza: questo sì sarebbe un atto di puro autolesionismo, da parte di tutte le parti in causa.
In questi casi vengono in soccorso il buon senso e la razionalità. Doti che ha espresso già ieri mattina il Centro di coordinamento Mantova Club, divulgando il seguente comunicato: “Siamo in un momento difficile e dobbiamo lottare tutti uniti… Adesso vedremo tanti criticare e spesso sono gli stessi che prima osannavano. Questo atteggiamento è solo dannoso. Stiamo vicino al Mantova che è la nostra passione, aiutiamola, non distruggiamola. Forza Mantova”. Sono parole che da un lato, nel passaggio sulle critiche, ricalcano il ragionamento di Possanzini; dall’altro – ed è questa l’essenza del comunicato – evocano una sorta di tregua, a beneficio dell’unica cosa che conta: il bene del Mantova.
Insomma, c’è bisogno di un ambiente il più possibile sereno: sugli spalti e nello spogliatoio. La Serie B, arrivata dopo 14 anni quasi come uno dono dal cielo, è un patrimonio troppo prezioso per essere disperso con liti da condominio. Domenica a Palermo i tifosi biancorossi non ci saranno (si attende l’ordinanza del prefetto che decreterà il divieto di trasferta). Toccherà a Burrai e compagni, con le loro forze, portare a casa un risultato positivo contro una squadra di grande valore, probabilmente arrabbiata per la rimonta subìta ieri a La Spezia: da 0-2 a 2-2 nei minuti di recupero.