Calcio Serie B – Possanzini: “Il Mantova non è allo sbando. E a Pisa ce la giocheremo a viso aperto”

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MANTOVA Davide Possanzini l’aveva già detto nel post-partita di Mantova-Juve Stabia: «A Pisa ce la giocheremo». Lo ribadisce a maggior ragione ora che ci si avvicina a un match dal pronostico chiuso: i 27 punti che separano i nerazzurri dall’Acm parlano da soli. «La partita è senza dubbio difficile – ammette il tecnico biancorosso – . Quasi proibitiva. Però anche il Pisa viene da due sconfitte, avrà tanta carica addosso e uno stadio caldo. Noi proveremo a fare una grande prestazione e penso che ci siano i presupposti per riuscirci. Sono sensazioni che nascono da quel che vedo ogni giorno. La squadra è viva, reattiva. Il finale della gara con la Juve Stabia mi fa ben sperare».
All’andata il Mantova perse 3-2 «ma la ricordo come una delle nostre partite migliori», puntualizza Possanzini. «Soffrimmo solo nei primi minuti, ma poi rischiammo anche di vincerla pur giocando in 10 nel finale (si era fatto male Ruocco a sostituzioni ultimate, ndr). Anche domani mi aspetto una partenza aggressiva da parte loro. Ma noi ce la giocheremo a viso aperto». Gli attaccanti ultimamente hanno le polveri bagnate: «Sono momenti – osserva il mister, che dati i suoi trascorsi conosce bene l’argomento – . Ma le partite si possono vincere anche senza i gol degli attaccanti. Più che altro bisogna cercare di sfruttare tutte le opportunità che ci capitano, perchè le partite saranno sempre più combattute e le occasioni per segnare sempre di meno».
Possanzini prova poi ad analizzare le ragioni del crollo, patito dal Mantova negli ultimi due mesi: «Non può essere solo mentale, perchè altrimenti non saremmo riusciti a raddrizzare così tante partite. Credo piuttosto sia figlio di più componenti, che stiamo cercando di risolvere col lavoro quotidiano. La classifica è deficitaria, ma non vedo la squadra smarrita o allo sbando. Resto convinto che basti un piccolo episodio per cambiare il nostro campionato».
Finale dedicato all’investitura del dt Botturi, che in settimana ha blindato Possanzini. Il mister si illumina: «Penso davvero di far parte di una realtà diversa dalle altre. In tanti anni di calcio non mi era mai capitato di lavorare in una società così. Qui si crede in quel che si fa, c’è un’idea e la si porta avanti. Qui mi rendono partecipe di ogni decisione. Ciò non significa che io mi senta intoccabile, anzi di fronte a certi risultati sono il primo a chiedermi dove sbaglio. Diciamo che mi sento in debito e spero di ripagare la grande fiducia che mi è stata concessa. I mugugni? Ci saranno sempre, e li sento anche bene. Io so che quel che faccio, lo faccio in buona fede e cercando il bene del Mantova. Questo ve lo assicuro».

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