Calcio Serie C – Continuità, questa sconosciuta. Il Mantova la ritrova dopo 15 anni

Setti (e signora), Masiello e Pecchini in tribuna al Martelli
Setti (e signora), Masiello e Pecchini in tribuna al Martelli

MANTOVA Ripartire da dove ci si era fermati, con gli stessi uomini a ricoprire le stesse cariche? È l’auspicio di tutti quelli che fanno calcio. Perchè significa che le cose vanno bene e, dunque, non c’è bisogno di cambiare. Ma a Mantova, perlomeno negli ultimi 20 anni, “stabilità” ha sempre fatto rima con “utopia”. Troppi ribaltoni societari, troppi avvicendamenti tecnici nel breve giro di un’estate, per costruire qualcosa destinato a durare nel tempo. Non sarà così quest’anno, a meno di clamorose e inattese sorprese. Il Mantova ripartirà con gli stessi uomini con cui ha concluso la stagione precedente:  Maurizio Setti azionista di maggioranza,  Ettore Masiello presidente (e  Gianluca Pecchini vice),  Alessandro Battisti direttore sportivo,  Emanuele Troise allenatore. Bingo! Certo, l’inchiesta che vede coinvolto Setti ha messo un po’ in apprensione il popolo biancorosso. Ma, da quel che trapela in viale Te, l’organigramma non subirà modifiche – quantomeno in assenza di sviluppi della vicenda giudiziaria.
Insomma, si riparte con le stesse pedine nelle stesse caselle. Quante volte è successo negli ultimi 20 anni? Con questa siamo a 5. Un numero di per sè già basso. Che viene ulteriormente ridimensionato se contestualizziamo un paio di situazioni. Per esempio quanto accadde nell’estate di cinque anni fa. Gli almanacchi, infatti, riportano totale continuità tra l’organigramma che concluse la stagione 2015-16 e quello che iniziò la 2016-17 ( Musso presidente,  Pelliccioni ds,  Prina allenatore). In realtà, la situazione era molto più complessa, con la proprietà bresciana per tutta estate a caccia di acquirenti. Caccia sfociata nell’arrivo dei romani e nella convivenza burrascosa con Sdl fino a gennaio. Siamo insomma di fronte a un caso di continuità farlocca, espresso sulla carta ma non nei fatti.
Merita una spiegazione anche il caso dell’estate 2008. Anche allora un pieno di conferme da una stagione all’altra:  Lori presidente e proprietario,  Magalini ds e  Brucato allenatore. In realtà la conferma di Brucato si fece attendere parecchio e giunse quasi per mancanza di alternative (verrà esonerato dopo una decina di partite).
Ecco allora che per imbattersi in una totale, autentica e convinta conferma dei quadri societari e tecnici, figlia di un progetto solidamente pianificato, bisogna risalire addirittura a una quindicina di anni fa, estati 2005 e 2006: Lori presidente, Magalini ds e  Di Carlo allenatore. Due stagioni (entrambe in B) non a caso ricche di soddisfazioni e vissute ad alti livelli.
Oggi come allora, in viale Te hanno la fortuna di contare su elementi che hanno fruttato risultati soddisfacenti, a livello di gestione societaria e di rendimento sul campo. Ora, come si dice in gergo, si tratta di alzare l’asticella. Provarci, ripartendo da una stabilità raramente conosciuta da queste parti, è già un buon punto di partenza.