Mantova Prendere ciò che di buono è stato fatto per costruire le certezze e le speranze di una squadra che dovrà cercare di arrivare in zona playoff e prendere spunto da quello che ancora manca per continuare a migliorare, andando alla ricerca di nuove idee di gioco. Questo dovrà fare il Mantova da qui in avanti, dopo la quarta amichevole di questa preseason: due vittorie convincenti contro Pieve di Bono e Settaurense, prestazione opaca a Brescia e buon pari con il SudTirol. I biancorossi tornano da Bolzano con il rimpianto per non essere riusciti a difendere il doppio vantaggio, ma con la consapevolezza di aver messo in difficoltà una squadra di un gradino più alto, che lo scorso anno aveva subito solo 9 gol. E poi di una squadra di calcio si dice sempre che quando gli attaccanti segnano, le cose vanno bene. Non ha segnato Monachello, che ha preso un palo clamoroso. Lo hanno fatto invece Guccione e Procaccio, quest’ultimo nel limbo tra il ruolo di mezzala ed esterno offensivo. E chissà che proprio l’ex Triestina possa rappresentare la soluzione che sta cercando sul mercato il ds Battisti. Probabilmente non sarà così: nel senso che Procaccio, in quel ruolo, potrebbe essere un’alternativa a quel profilo che il Mantova continua a cercare sul mercato. Il nome che circola in questi giorni è quello di Neglia, in uscita dalla Reggiana, ma il Mantova dovrà vedersela con Pro Vercelli e Triestina. Sicuramente Procaccio ha iniziato bene la sua avventura in maglia biancorossa. E come lui tanti altri arrivati nel corso delle ultime settimane. Nella scorsa stagione molti giocatori d’esperienza, come lo stesso Guccione, non sono riusciti a fare la differenza e quest’anno il trend va invertito. Se le premesse sono quelle viste nei primi 45 minuti col SudTirol, allora si buon sperare. Chiaramente il Mantova è ancora un cantiere aperto e forse il rinvio dell’inizio del campionato potrebbe essere un vantaggio perché consentirebbe ai virgiliani, ma anche alle altre squadre, di lavorare di più e trovare la giusta condizione fisica e mentale. Quello che serve per chiudere le partite senza farsi recuperare come accaduto sabato. Mister Corrent sfrutterà il momento anche per recuperare qualche pedina. Ancora diversi giocatori sono acciaccati, costretti a rallentare la loro preparazione. Oppure quegli elementi, come Panizzi, che devono rimettersi in pari con gli altri compagni e cominciare a mettere minuti nelle gambe per trovare il ritmo partita. Così come è da rivedere il portiere Chiorra, non esente da colpe nei due gol subiti. Serve giocare, fare altre amichevoli per far sì che ogni tassello possa incastrarsi nel migliore dei modi. E poi occhio al mercato. E’ arrivato Cozzari per tamponare l’assenza di Conti, che rientrerà sotto Natale, ma Corrent si aspetta altro. C’è meno di un mese per trovare qualcuno in grado di alzare ancora di più questa benedetta asticella.