MANTOVA La nostra città ha ritrovato il feeling che mancava da qualche anno con la nazionale maschile di pallavolo. Le due amichevoli giocate col Belgio, alla vigilia degli Europei, hanno confermato l’amore per questo sport nel nostro territorio, col ritorno del pubblico sulle tribune della GP Arena. Pur contingentato e con le norme anti-Covid che hanno limitato la capienza a poco più di 700 spettatori. Una bella avventura in due momenti distinti del raduno azzurro. Le due amichevoli hanno lasciato davvero contenti tutti e si spera l’esperienza possa ripetersi a breve. Soddisfatto il presidente della Fipav di Mantova Giorgio Belladelli: «Siamo davvero felici di come sono andate le cose e la Nazionale di pallavolo ha trovato da parte nostra la massima disponibilità. A partire dalla Sala Pesi allestita proprio per il loro arrivo. Dispiace solo non aver potuto soddisfare tutte le richieste dei tifosi che volevano essere presenti alle partite, ma le regole ci hanno imposto di non farne entrare di più. A parte questo, tutto è filato liscio. Abbiamo ricevuto molti consensi dallo staff della Nazionale e in particolare dal tecnico Ferdinando De Giorgi e dai dirigenti Sacripanti e Giretto. Ma lo stesso comitato regionale ha avuto parole favorevoli per il nostro operato. Devo ringraziare anche il Comune di Mantova, molto disponibile. Credo sia un’esperienza che potremo ripetere. Stiamo in campana, anche se nel caso se ne riparlerà almeno fra un paio di mesi». Che squadra ha visto Belladelli in campo alla GP Arena? «Ho trovato una Nazionale giovane e nuova, alla quale non dobbiamo dare inizialmente troppe pressioni e che deve lavorare in tranquillità e in prospettiva Parigi 2024. Ma ci sono giovani interessanti che stanno crescendo e ho visto un gruppo molto unito. Inutile dire che il mantovano Alessandro Michieletto, 19 anni, ha già dimostrato di poter essere un punto di forza della Nazionale. Sa fare tutto e ha tanta voglia di emergere. E’ fortissimo e si sta impegnando davvero tanto». Mantova ha quindi superato l’esame a pieni voti.
Sergio Martini
