MANTOVA «Restate a casa, venite al “Martelli” a salutare la squadra quando parte e sabato quando tornerà da Trento» Questo l’invito che il dt biancorosso Christian Botturi aveva rivolto ai tifosi biancorossi prima ancora che venisse ufficializzato il divieto di trasferta ai tifosi del Mantova. E i tifosi non si sono fatti scappare questa doppia occasione per abbracciare la squadra. Una cinquantina per la partenza verso Trento e oltre 200 ieri davanti al “Martelli” ad aspettare il pullman che ha riportato in città la squadra. Arrivo poco dopo le 18. Pullman fermo davanti allo stadio circondato dai tifosi virgiliani che hanno accolto la squadra con cori di giubilo, bandiere al vento e fumogeni. Abbracci con i giocatori e gli immancabili selfie. Gente di ogni età, anche tanti ragazzini e questo è un buon segnale per le nuove leve del tifo virgiliano. Presente anche una folta rappresentanza degli ultras della Curva Te. Un bagno di folla vero e proprio che è servito, forse, a tirar su un po’ il morale a mister Possanzini, ancora molto amareggiato per il pareggio maturato, qualche ora prima a Trento: «Peccato aver pareggiato, si meritavano la vittoria. Questo gesto è stato davvero bello, speriamo di regalargli una gioia ancora più grande a breve. Li aspettiamo in tanti contro l’Atalanta». Questo il commento del tecnico marchigiano, avvolto dai calorosi abbracci dei tifosi. Scene, quelle viste ieri, che aiutano a immaginare quello che probabilmente accadrà, chissà quando, ma a breve, quando la matematica decreterà finalmente il trionfo del Mantova. Questo abbraccio è servito per ingannare l’attesa. Diciamo così. Con il coro “Dai c’andema in B” i tifosi biancorossi hanno lasciato il piazzale dello stadio, dandosi appuntamento a sabato prossimo, vigilia di Pasqua per la gara casalinga contro l’Atalanta. Per chi non è abbonato, partirà, probabilmente da lunedì la caccia al biglietto e siamo certi che in pochi giorni lo stadio “Martelli” andrà ad esaurirsi. Chissà, potrebbe essere la grande notte della festa, oppure solo un’altra tappa d’avvicinamento. Dipende ovviamente anche dai risultati del Padova. Mantova c’è, ieri lo ha dimostrato ancora una volta e la sua gente non vede l’ora di tornare a celebrare la sua squadra, dando una bella lezione a chi vuole fermare, inutilmente, la passione dei mantovani.