MANTOVA Ultima partita e ultima conferenza stampa dell’antivigilia per Davide Possanzini. L’allenatore del Mantova presenta il match di Supercoppa di domani a Castellammare (ore 18) contro la Juve Stabia. La sconfitta col Cesena ha reso la conquista del trofeo una specie di miraggio, ma in casa biancorossa c’è la volontà di chiudere bene la stagione, magari con quella vittoria che manca ormai da due mesi.
«Ebbene sì, siamo all’ultimo atto – esordisce Possanzini – . Ci siamo preparati bene, perchè sappiamo di affrontare un avversario molto in gamba e che vuole dominare il gioco. Faccio i complimenti a Pagliuca per il lavoro svolto: la Juve Stabia ha una sua spiccata identità, gioca bene a calcio. Credo che uscirà una partita spettacolare. Di sicuro sarà un altro bel test per noi. Non so quante possibilità abbiamo di vincere la Supercoppa. Di sicuro dipende da noi tenere accesa una speranza, poi vedremo cosa farà il Cesena nella terza gara».
A proposito dei romagnoli, Possanzini torna sul match di domenica scorsa: «Secondo me abbiamo disputato un’ottima prestazione ed anche la partita è stata spettacolare. Dispiace per il risultato, però mi tengo la qualità della prova dei ragazzi, che la forza dell’avversario risalta ancora di più. Si sono affrontate due filosofie di gioco diverse, noi purtroppo non siamo riusciti a sfruttare le occasioni, però sono soddisfatto e spero che a luglio si riparta da quel tipo di gioco e da quell’atteggiamento. Con la Juve Stabia servirà maggior cinismo? Sì, possiamo chiamarlo così. Oppure attenzione. Dobbiamo considerare che ogni pallone, anche quello apparentemente più innocuo, può essere determinante».
Il mister si dice soddisfatto degli “esperimenti” testati nelle ultime gare («abbiamo sempre mantenuto l’equilibrio»), poi ringrazia i suoi giocatori: «Mando un abbraccio simbolico a tutti. Si sono sempre messi a disposizione, per qualsiasi ruolo. E si sono aiutati tra loro. Mi ha fatto piacere leggere le parole di Debenedetti nei confronti di Monachello: Gaetano ha vissuto un anno complicato, ma non ha mai lesinato un consiglio o un sostegno per il compagno che ne aveva bisogno. Questo fa onore a lui e al compagno che glielo ha riconosciuto. Insieme ai giocatori ringrazio anche i tifosi, che ci hanno dato una grossa mano per tutto l’anno sottoscrivendo fin dall’estate un atto di fede nei nostri confronti».
La stagione non si è ancora conclusa, ma è già tempo di pensare alla B. Possanzini, sollecitato sul Var, sottolinea: «Presuppone un modo di giocare diverso. È come avere addosso l’occhio del Grande Fratello e i ragazzi dovranno abituarsi. Poi, certo, anche gli errori arbitrali verranno corretti: avercelo avuto già quest’anno, probabilmente avremmo marcato qualche punto in più». Ma cosa servirà al Mantova per essere competitivo tra i cadetti? «Ne stiamo parlando in questi giorni – conclude il mister – . È ovvio che qualche innesto di esperienza ci vorrà, e quando dico esperienza intendo di categoria, non anagrafica. Abbiamo idee chiare e sono fiducioso. Il mio obiettivo è non perdere la riconoscibilità che ci ha contraddistinto quest’anno. E che secondo me può farci ben figurare anche in B».