Mantova L’allenatore del Mantova Lucio Brando riconosce il momento poco brillante della squadra, anche se, a suo parere, più a livello di risultati che di prestazioni. Allo stesso tempo rivendica il percorso fatto fin qui, ben sintetizzato dal primo posto in classifica. E dalla partita di domenica ad Alfonsine vuole una cosa sola: i tre punti. «Per regalarli ai nostri tifosi – dice – e a noi stessi. Ne abbiamo voglia ed anche bisogno». Gli chiediamo se si attende un Mantova diverso rispetto a quello visto contro la Correggese: «Viene naturale rispondere di sì – afferma – , anche se poi ho rivisto la partita e tanto negativa non è stata. In settimana, com’è normale che sia, abbiamo avuto un confronto con la squadra e il ds. Il tutto si è svolto in toni costruttivi e la nostra attenzione ora è interamente rivolta alla partita di Alfonsine. Mi aspetto una vittoria e una prestazione importante».
I romagnoli non brillano in classifica, dove occupano il quintultimo posto con 14 punti. «Vero – dice Brando – , ma non è un avversario semplice da affrontare. Se guardiamo i numeri, tolti i 6 gol che ha preso dal Breno (lo scorso 29 settembre, ndr), ha la seconda miglior difesa del campionato. Non è un caso, perchè dietro sono ben strutturati. E poi tendono a giocare dietro la linea della palla, chiudendo bene ogni spazio». Sarà questa l’insidia maggiore per i biancorossi? «In parte sì – risponde il tecnico biancorosso – . Però, come sempre, dipenderà tutto da noi. E, anche se riuscissimo a sbloccarla dopo 10 secondi, dovremo stare in partita fino al 90’. Come dicevo, visto che ultimamente abbiamo raccolto qualche pareggio di troppo, domenica vogliamo regalare tre punti ai nostri tifosi e a noi stessi».
A proposito del trend dell’ultimo periodo, Brando si sofferma su due aspetti. Il primo riguarda le critiche che da qualche parte si sollevano: «Vorrei far notare che, Forlì a parte, abbiamo fatto più punti di tutti nelle ultime 7 giornate. Fiorenzuola compreso. Insomma, numeri alla mano, non stiamo andando così male». La seconda considerazione riguarda proprio la sua ex squadra: il Fiorenzuola. «Credo che i mugugni che percepiamo siano originati dall’ottimo campionato che stanno disputando i piacentini. Questo Fiorenzuola non mi stupisce: la società è seria e strutturata; la squadra ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno e al contempo si è rinforzata». La conclusione è la seguente: «Spezzerei una lancia sul percorso che stiamo conducendo. In qualsiasi altro girone il Fiorenzuola sarebbe primo, ma noi stiamo facendo ancora meglio. Questo a volte non viene sottolineato come meriterebbe. Poi possiamo discutere su alcune prestazioni più o meno brillanti da parte nostra, ma la sostanza non cambia».