Ciclismo giovanile – Sporteven già pronto ai blocchi. Boselli: “Iniziamo dalla mountain bike”

Foto di gruppo per lo Sporteven

BORGO MANTOVANO Sono pronti a ripartire i dirigenti e gli atleti dello Sporteven Cycling Group. Da lunedì scorso anche per i giovanissimi e gli esordienti del team reverese è possibile allenarsi su strada, ma non in gruppo, e accompagnati da un adulto. Disponendo di un circuito chiuso e in sicurezza, tanto per la pratica dell’Mtb quanto per quella della strada, per i ragazzi e le ragazze del presidente Gianluca Boselli forse diventerà più agevole la ripresa dell’attività sportiva.
«Con i ragazzi – spiega il numero uno del sodalizio nerazzurro – siamo sempre rimasti in contatto con incontri settimanali in videoconferenze. In ognuno di loro abbiamo percepito il forte desiderio di tornare quanto prima agli allenamenti collegiali per rinsaldare quel clima di gruppo che ha sempre caratterizzato il nostro modo di operare nell’ambito del ciclismo».
Adesso che si è entrati nell’attesissima Fase 2 dopo il lockdown per l’emergenza Coronavirus, tutto lascia presagire che a fine luglio si possa ipotizzare il ritorno alle gare. Come si sta organizzando lo Sporteven? «Prima di ogni cosa abbiamo atteso le direttive nazionali e regionali per capire come ci si potrà muovere in futuro. Ovviamente intendiamo riprendere ad andare in bicicletta senza forzare la mano; prima puntiamo sulla mountain bike e sul ciclocross e poi valuteremo la strada. Confidiamo di tornare alle gare al più presto, ben consapevoli che la sicurezza di tutti i ragazzi e del pubblico hanno la priorità. Il nostro desiderio è quello di averli, mi riferisco agli atleti, sempre motivati onde evitare che vada dispersa la loro voglia di fare sport e soprattutto la voglia di fare ciclismo. Altro elemento che consideriamo di fondamentale importanza è la conferma del sostegno dei nostri sponsor. Sponsor che dobbiamo ringraziare perché sappiamo benissimo i sacrifici che hanno dovuto sopportare in questo periodo. Da parte nostra, comunque, punteremo anche sul sostegno degli appassionati grazie al 5×1000».
Paolo Biondo