ROVERBELLA Allenamento sui rulli in attesa che la stagione riprenda. Questo è quanto sta facendo anche Leonardo Tabarelli, professionista del team continental bresciano Iseo Serrature Rime. «La seconda stagione tra i prof – afferma il giovane atleta roverbellese – era iniziata tutto sommato positivamente. Ho, infatti, debuttato partecipando alla Coppa San Geo, poi la stagione è stata interrotta per i motivi ben noti. Sul piano sportivo non posso lamentarmi, quest’anno i segnali ricevuti erano molto stimolanti, inoltre gareggiando sulle strade amiche ho lavorato per la squadra. Siamo saliti sul podio, secondi classificati, con Filippo Bertone. Tornando all’attualità, chiaramente non posso che essere concorde nel sospendere l’attività onde evitare che il contagio si diffonda in termini ancor più preoccupanti e pericolosi di quanto non lo sia in questi momenti».
Come molti suoi colleghi, Leonardo sta cercando di mantenersi in forma allenandosi in casa sui rulli. «Mi sono allenato su strada sino ad una quindicina di giorni fa – spiega – poi, quando è arrivato l’input a rimanere in casa per salvaguardare la mia e altrui salute, ho provveduto a seguirlo scrupolosamente alla lettera. Certo non è la stessa cosa che pedalare in strada, ma i tecnici in questo periodo avevano previsto un momento di scarico. Di conseguenza ben venga anche l’allenamento in casa con i rulli».
La sosta forzata dell’attività agonistica consente di fare un passo indietro e parlare dell’esperienza maturata lo scorso anno? «La stagione 2019 – ricorda Tabarelli – ha segnato la mia prima esperienza su strada sempre con il team bresciano. Com’era prevedibile, provenendo dalla Mountain Bike, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi. Nella seconda parte della stagione sono riuscito a mettermi in evidenza in molte gare. Sono un passista puro, con un buono spunto negli sprint, meglio se disputati a ranghi ridotti e nelle cronometro. Mi difendo anche nelle salite brevi».
Mtb e strada, due stili diversi di gareggiare; due specialità che rendono un atleta più completo. «L’Mtb è utile perché impari la tecnica della guida della bici e inoltre pedali sempre ad altissime intensità. La strada, dal canto suo, è un’importante palestra perché ti fa comprendere quante e quali siano le tue capacità di gestire una gara». E gareggiare al fianco dei prof alimenta gli stimoli? «Sicuramente» risponde secco Leonardo.