Rugby serie A Elite – Ahi Viadana: Locatelli fuori due mesi ”Temevo il peggio, tifo per i compagni”

Samuele Locatelli
Samuele Locatelli

Viadana Difficile scrivere qualcosa che vada oltre i numeri di Samuele Locatelli, terza linea di un team che ha molti volti, ma nel suo il club ha trovato uno degli esempi da “esportare” per fare conoscere Viadana e l’essere viadanese. Certo, il classe 2001 è nato a Lecco che non è certamente territorio giallonero, ma la sua permanenza all’ombra dello Zaffanella ha creato un feeling particolare tra il flanker e i tifosi con il leone sul cuore.
Samuele, avete fatto incetta di complimenti dopo le ultime due vittorie. Ora bisognerà portare in campo la stessa fame già a partire da Roma…
«I complimenti ricevuti ci gratificano, ma ti assicuro che la fame non passa, anche perché il nostro obiettivo non può dirsi raggiunto a metà del cammino, perché siamo più consapevoli delle nostre qualità».
La parola “scudetto” è meno ingombrante rispetto allo scorso anno?
«Sì, perché oltre a essere più confidenti siamo anche più esperti, ma allo stesso tempo rimane un’enorme sfida perché il tricolore manca da oltre vent’anni e quindi l’obiettivo è più nelle nostre corde oggi che non siamo più la sorpresa, come eravamo la passata stagione».
Dall’analisi video quali scottanti pericoli si celano tra le Fiamme Oro?
«A questa domanda non posso rispondere perché con Reggio ho avuto un problema al ginocchio e quindi non ho partecipato alle sessioni video. Al 99,9% non sarò in campo a Roma per la distensione del legamento interno laterale di terzo grado. Ho temuto il peggio, cioè di perdere tutta la stagione; invece lo stop sarà di circa due mesi, ma potrebbe essere anche meno essendo il collaterale. Farò il tifo per i compagni».
Si parla sempre di un Viadana che ha ancora spazio per migliorare?
«Sì, c’è ancora spazio, cercando sempre il 100% di vittoria nelle mischie e in touche e provare a segnare ogni volta che si entra nei ventidue metri avversari, ma il nostro caso è quello di migliorare la disciplina».
Il tuo exploit di crescita è stato impressionante e hai ancora tanta strada davanti a te. C’è una persona che ti senti di ringraziare?
«La mia famiglia, gli amici e le squadre in cui ho giocato. Incontri tante persone e sarebbe riduttivo pensare al singolare, in quanto allenatori e compagni hanno tutti un ruolo fondamentale, ma sono tante anche le persone fuori dal campo».
Nel frattempo ieri è arrivata la sanzione del Giudice Sportivo per Juan Franco Morosini per il rosso (gomitata) rimediato contro il Valorugby: tre settimane di squalifica, dal 20 gennaio al 9 febbraio.
Alessandro Soragna