Volley A2 – Giulia Melli regina di… Coppe: “Vincere con Roma è speciale”

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Curtatone Dopo il trionfo e la festa, Giulia Melli si sta godendo qualche giorno di meritato riposo a casa. La schiacciatrice virgiliana ha conquistato la Coppa Italia di serie A2 per la seconda volta nella sua giovane carriera. Dopo la vittoria nella travagliata stagione 2019-20 col Trentino Volley, Giulia si è ripetuta con la maglia di Roma, battendo in finale, 3-0, la Valsabbina Brescia a Casalecchio sul Reno. «Sono due vittorie diverse – commenta la forte atleta cresciuta a Curtatone – perché ottenute con compagne diverse. E stavolta c’erano più di 7mila persone a vedere la finale; anche se in campo arriva tutto più ovattato, il colpo d’occhio era bellissimo ed è stato fantastico giocare in un palazzetto pieno di tifosi. La partita? Abbiamo vinto i primi due set abbastanza in scioltezza, contro un avversario che piano piano ci sporcava i palloni a muro e difendeva bene. Nel terzo set è calata l’intensità del nostro servizio. Sotto 21-24 non abbiamo però mollato e nell’altalena dei set point finali, siamo riuscite a spuntarla per 32-30 con il brivido dell’invasione nell’ultimo punto, di cui noi non ci siamo accorte, ma gli arbitri sì. Al successo ci ha trascinate l’opposto Bici, che si è ben ripresa da un infortunio, ma è stata una buona prova di squadra».
Giulia ha scelto di tornare in A2 e a Roma si trova benissimo. «E’ la città dove sono cresciuta – spiega – e ho tanti amici. Ho accettato di scendere in A2 perché volevo giocare, dopo l’esperienza a Perugia in cui ho avuto poco spazio per mettermi in mostra. Volevo cambiare aria e mettermi in discussione. In A1 ho giocato partite di equilibrio, mentre in A2 voglio essere determinante. E poi ero stufa di sentirmi dire che non sono brava in ricezione, sono migliorata».
«L’A2 è un campionato che cambia spesso la formula – prosegue la schiacciatrice mantovana – è molto lungo e non devi avere cali di concentrazione per arrivare con la forma giusta nel momento in cui ti giochi la promozione. Ci sono due straniere quest’anno e, anche se rimane un buon gap con l’A1, come si è visto nelle finali di Coppa Italia, il livello è cresciuto. E poi – ribadisce Giulia – adoro Roma, città che mi ha aiutato a crescere e a cui sono davvero affezionata». E lo dice con l’accento romano acquisito negli anni, per cui bisogna crederle.