MANTOVA Il decoro del centro deve partire dagli arredi dei locali pubblici, aveva imposto il sindaco Mattia Palazzi, e l’assessore al commercio Iacopo Rebecchi ha dato corso a un percorso di riqualificazione attraverso quell’Abaco, una sorta di vademecum dei plateatici, che impone agli esercenti di bar e ristoranti di conformarsi a una certa estetica per quanto riguarda sedie, tavolini e dehors. Ma a quale prezzo i titolari dovranno esporsi?
Il Comune ha emesso ieri il bando che va in soccorso di tutti coloro che vorranno adeguarsi con maggiore o minore spesa, attraverso un soccorso economico da scontarsi in tre anni sulle tasse di plateatico nella misura del 30% e con una scontistica che arriva sino a un massimale di 5mila euro per ogni singolo richiedente. Ovviamente, le minori entrate derivanti dal bando trovano compensazione con le maggiori entrate determinate dal fatto che i soggetti richiedenti dovranno essere in regola con il pagamento del canone detto in sigla Cup.
L’importo complessivo degli aiuti in “de minimis” concessi a una stessa impresa, congiuntamente con altre imprese a essa eventualmente collegate nell’ambito del concetto di impresa unica, nell’arco di tre esercizi finanziari non può superare 200mila euro: tale limite è ridotto a 100mila euro per imprese operanti nel settore del trasporto su strada.
Potranno usufruire dell’agevolazione prevista dal bando le micro, piccole e medie imprese, anche in forma di impresa cooperativa, nonché aggregazioni di imprese, che risultino già titolari di concessione di suolo pubblico per tavoli, sedie, ombrelloni o fioriere. Il limite dell’agevolazione è pari al 30% dell’investimento per la sostituzione di arredi esterni da riconoscersi come riduzione del canone Cup nei tre anni successivi a quello della richiesta.