Maxi-truffa delle false polizze-auto: indagini su scala nazionale partite dal Mantovano

MANTOVA Da un’auto con un’assicurazione falsa fermata dalla Polizia Intercomunale tra Volta Mantovana e Monzambano un anno fa è nata un’indagine coordinata dalla Procura di Verona che ha portato a scoprire una banda di truffatori con la propria sede operativa in Campania. Sono cinque le persone indagate tra Napoli e Caserta nei confronti delle quali le rispettive  Polizia locali hanno eseguito delle perquisizioni per conto della Polizia Intercomunale mantovana su delega della procura scaligera. Tutto era partito un anno fa quando durante un normale controllo stradale un automobilista aveva consegnato l’assicurazione della sua auto agli agenti, del tutto ignaro che si trattasse di un documento falso. Ciò non gli aveva evitato la sanazione amministrativa e il sequestro del mezzo. Dagli accertamenti che erano seguiti era emerso che l’automobilista era stato truffato tramite un  sito internet che offriva polizze assicurative con proposte economiche molto allettanti. Tutte le pratiche venivano fatte via whatsapp, e dai numeri che venivano usati gli agenti sono risaliti alle utenze che hanno portato a conti correnti, flussi di denaro, scambio di dati, intestazioni fittizie. Dopo un anno di indagini coordinate dalla procura di Verona gli inquirenti hanno chiuso il cerchio indagando per truffa aggravata in concorso cinque giovani residenti  tra le province  di Napoli e Caserta. Si è passati quindi al coordinamento con i colleghi di Caserta e Napoli. In un appartamento è stato rinvenuto materiale connesso con la truffa in questione: carte Postepay di più intestatari oltre a polizze in bianco e documenti vari utilizzati per qualsiasi tipo di truffa. Le indagini non sono finite. Con l’intreccio di dati si cercherà ora di risalire alla mente di queste truffe che con ogni probabilità si sono consumatesi scala nazionale.