MANTOVA E’ tempo di pensare al futuro. Sia per la società, che si sta attrezzando con nuove figure operative che andranno a rimpolpare l’organigramma, ma ovviamente anche i giocatori, pensano al loro di futuro. Scotto e Guccione hanno già delle garanzie che andranno ufficializzate con le firme, quando partirà il mercato. Poi una volta scelto l’allenatore, il ds Righi, andrà a definire la rosa nel dettaglio. Si parlerà molto dei giocatori che hanno vinto l’ultimo campionato e quindi anche di Cristian Altinier. Il capitano ha fatto ritorno in Serie C, che aveva abbandonato con la Reggiana, per tornare nella sua città, dopo tanti anni. Il desiderio ovviamente è quello di rimanere: «Sto aspettando anch’io di capire quale sarà il mio futuro – spiega – Prima bisogna attendere l’incontro tra le due parti. Un attaco forte come quello di quest’anno, credo che possa dire la sua anche in un campionato diverso e difficile come quello di Serie C». Le mosse sin qui adottate dalla società di viale Te portano a pensare che ci sia davvero l’intenzione di dare continuità. Le riconferme di Righi, Scotto e Guccione, oltre al resto della dirigenza, ne sono la riprova. Parola d’ordine “continuità”. E a Mantova mancava da troppo tempo. «Dare continuità nel calcio – spiega il capitano biancorosso – è fondamentale. Qui a Mantova, quando si è deciso di agire così, si sono vinti dei campionati o si è sempre fatto molto bene. Affidarsi a persone valide, che hanno un senso di appartenenza alla città, significa credere in un progetto concreto». Il prossimo anno, il Mantova metterà in vetrina molti giovani. Tra questi anche molti gioiellini dell’Hellas Verona e i consigli di Altinier possono essere preziosi. Ora sarà lui a insegnare i trucchi del mestiere. «Mi ricordo che da ragazzino ero molto spregiudicato. Mi sono approcciato alla prima squadra ascoltando i grandi. Volevo imparare. Dellagiovanna e Pupita mi hanno insegnato tanto. Giocare con i grandi aiuta a crescere in fretta». La volontà di trovare un nuovo timoniere è abbastanza palese. In questi giorni si sono fatti dei nomi (vedi articolo a fianco). Anche nomi importanti. Questo significa che il Mantova sta tornando ad essere l’oggetto del desiderio di molti. E poi chissà che possa esserci anche il ritorno di Caridi, come vice di Gila. «Per ora mi affido a quanto si legge sui giornali. Noi dobbiamo pensare esclusivamente a fare il nostro. Sta alla società prendere le giuste scelte. Questi nomi altisonanti accostati al Mantova – prosegue – non mi stupiscono. Questa è sempre stata una piazza gettonata. Poi ovviamente, più si sale di categoria, meglio è».
Tommaso Bellini