MANTOVA Ci sono 7mila euro destinati al campo nomadi nel bilancio previsionale 2023 appena approvato dal Comune, con grande disdoro delle opposizioni di centrodestra. Ma adesso il rubinetto si chiude: «In 5 anni sono salite a 375mila euro le bollette non pagate nel campo di via Guerra, che probabilmente rientreranno nei crediti inesigibili. Adesso basta». A tuonare in consiglio comunale non è Luca de Marchi (Fdi), notoriamente critico verso certe concessioni a Rom e Sinti, ma lo stesso sindaco Mattia Palazzi, che ha annunciato di voler chiudere i rubinetti, come suol dirsi, verso gli inadempienti per giunta “incivili” che danneggiano quanto viene offerto dalla collettività.
L’amministrazione si è già mossa per prendere le contromisure, ma gli uffici hanno detto che è impossibile staccare i contatori centralizzati: ne farebbero le spese indistintamente tutti i 135 ospiti del campo, compresi anziani e bambini. Da qui lo stanziamento per il nuovo anno: quei 7mila euro inclusi nel previsionale dell’Aster, braccio operativo dell’ente nella gestione del campo, verranno impiegati per dotare ciascuna delle piazzole di contatori personalizzati. «A quel punto – ha precisato il sindaco sostennendo la “linea dura” – a chi non paga verranno chiuse le utenze, e le piazzole verranno immediatamente liberate». Persino le opposizioni non hanno avuto obiezioni in merito.