MANTOVA Davide Possanzini va dicendolo da qualche settimane: «Ok le buone prestazioni, ma bisogna tramutarle in numeri». E i numeri, in questa fase del campionato, non sono generosi col Mantova. Su tutti, il più penalizzante è il seguente: una sola vittoria nelle ultime 11 partite (contro le 3 delle prime 6). È evidente che, di questo passo, la salvezza, individuata dalla società come obiettivo stagionale, possa diventare a rischio. O più sudata di quanto messo in preventivo. Il fatto è che a Bolzano, dove il Mantova si è trovato a rincorrere due volte ed ha acciuffato il 2-2 solo al 90’, non ha convinto nemmeno la prestazione. O meglio: ci si aspettava di più, visto che i biancorossi affrontavano una squadra ultima in classifica e reduce da cinque sconfitte consecutive. Il Sudtirol, rimotivato dall’arrivo di mister Castori, ci ha messo più agonismo e intraprendenza, mentre il Mantova non si è discostato dai suoi soliti ritmi. Probabilmente in certe partite serve un atteggiamento diverso, più baldanzoso.
Sicuramente serve partire meglio rispetto alle ultime due gare. Sia col Pisa che col Sudtirol, il Mantova si è trovato in svantaggio dopo pochi minuti. È vero che in entrambi i casi è riuscito a recuperare, ma partire con l’handicap certamente non aiuta. Da questa considerazione, ecco un altro dato di fatto emerso nelle ultime partite: la fragilità difensiva. Due gol presi dal Catanzaro, tre dal Pisa, altri due dal Sudtirol: troppi. L’assenza di Redolfi pesa più del previsto, così come quella di Brignani. I sostituti (Cella, Solini, De Maio) ultimamente non si sono dimostrati all’altezza, tra incertezze e svarioni che sono costati gol e punti. Anche gli infortuni stanno penalizzando: già detto di Redolfi e Brignani, va ricordato che nelle ultime due gare è mancato Burrai; che da un mesetto Ruocco è sostanzialmente indisponibile; che Radaelli da quest’estate è costretto a un via vai continuo dall’infermeria. Lo stesso Aramu non è mai stato veramente al top; e dal match col Sudtirol altri due elementi di primo piano, Festa e Mensah, sono usciti acciaccati. È un problema non da poco, anche quando si hanno rincalzi validi come il Mantova.
Ovviamente non manca qualche lato positivo. Il Mantova anche a Bolzano ha mosso la classifica; ha ritrovato i gol di Galuppini e perfino il primo di Aramu; ha avuto la forza di evitare la sconfitta e provare perfino a vincerla fino alla fine. Ma tutto questo, tra poche partite, potrebbe non bastare più. Proprio perchè le prossime due con Frosinone e Spezia si annunciano complicate, quella col Sudtirol era una gara da vincere. Il Mantova non c’è riuscito. La speranza è che non se ne debba pentire a breve.