Si afferma l’alta pressione. Settimana spesso nebbiosa o nuvolosa con temperature stabili e cattiva qualità dell’aria

Verso Natale con l’alta pressione. Sarà un grande anticiclone di matrice atlantica e subtropicale a governare il tempo della prima parte della prossima settimana. Già ieri l’aumento della pressione e il ritorno della nebbia in tutta l’area padana, unitamente alla splendida giornata in atto sulle Alpi, hanno anticipato la tendenza meteo attesa fino a
giovedì.
A dispetto della definizione – subtropicale – l’anticiclone porterà clima umido, freddo e nebbioso su tutte le zone di pianura (ieri la massima non ha superato a Mantova i 3 gradi). Qui andrà a depositarsi il cuscinetto di aria più fredda e pesante prodotto dall’alta pressione. Quella mite e leggera, quindi più secca, andrà a prendere casa oltre gli 800 metri di quota dando vita a giornate splendide e piuttosto miti su tutto l’arco alpino. Il fenomeno è già in atto: sempre ieri sulle alture veronesi, attorno ai mille metri di quota la temperatura massima ha sfiorato i 10 gradi, 5-6° in più rispetto a quanto registrato in pianura.
Da oggi a giovedì il tempo non cambierà: solo sull’alta Valpadana durante le ore centrali della giornata si vedrà qualche schiarita. Solo le località dell’area morenica della provincia avranno quindi la possibilità di vedere qualche raggio di sole a metà giornata. Non farà così freddo: temperature minime attorno allo zero o leggermente al di sotto (attenzione alla brina sulle strade), massime sui 5-6 gradi ma fino a 9/10° in caso di schiarite, per altro poco probabili in città. Clima molto mite in montagna dove nelle ore centrali della giornata si raggiungeranno i 12/13 gradi attorno ai mille metri di quota. Clima molto mite anche sulle rive del Garda.
La conseguenza negativa degli anticicloni invernali sta nell’accumulo di polveri e sostanze inquinanti sul suolo padano. Già ieri e sabato la concentrazione delle polveri sottili (le famigerate Pm10) ha superato in città la soglia limite dei 50 microgrammi per metro cubo; con l’aumento della pressione nei prossimi salirà fino a 80/90, ovvero sui livelli massimi di inquinamento dell’autunno 2024. Sarà proprio la coltre fredda e nebbiosa ad «ingabbiare» le polveri senza alcuna possibilità di espansione verso l’alto per l’assenza di correnti ascensionali.
La situazione dovrebbe migliorare solo venerdì per il transito di un debole sistema frontale in grado di ripotare un po’ di pioggia nella prima parte della giornata (neve oltre i 1200 metri). Già sabato, però, almeno fino a Santo Stefano il tempo tornerà stabile, sebbene ancora una volta nebbioso.
E per le feste? I modelli previsionali delineano una situazione di stabilità anche per l’intera settimana di Natale. Sarà ancora una volta l’anticiclone a dominare la scena, con la solita scia nebbiosa in pianura ma belle giornate in quota dove il clima sarà più mite. Più freddo, infine, nella parte finale dell’anno quando potrebbero tornare correnti artiche sul bacino del Mediterraneo dando vita ad un forte abbassamento termico.
Alessandro Azzoni