Calcio Serie B – Mantova, l’ultimo acquisto è in casa. Radaelli: “C’è luce in fondo al tunnel”

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Mantova Il mercato si è chiuso senza ulteriori colpi per il Mantova, che un “acquisto” ce l’ha in casa. Nicolò Radaelli è tornato a giocare titolare dopo quasi due mesi dall’ultima volta (era il 7 dicembre, contro il Pisa). «Non so se sono uscito dall’infortunio- dice scaramantico – ma vedo la luce in fondo al tunnel. Personalmente sono stato sfortunato, ma gli infortuni fanno parte del nostro mestiere. Li accetterò sempre e con il sorriso. A Modena stavo bene, vediamo come proseguirò la stagione». A dire il vero, il terzino era tornato a calcare il campo da gioco già la scorsa settimana, contro la Sampdoria. E la prima cosa balzata all’occhio è stata il cambio di look: «Ho tinto i capelli per cambiare un po’. Le scommesse con amici o compagni non centrano nulla». Tralasciando gesti scaramantici e quant’altro, Nicolò analizza così la sconfitta nel derby del “Braglia”: «L’impressione che abbiamo avuto – spiega – come ha poi ribadito il mister, è di aver disputato una grande gara. Dispiace aver perso perché era un derby sentito, sia per noi che per i nostri tifosi. Però le sconfitte fanno parte del calcio e anche del nostro percorso. Ci aiuterà a crescere. Purtroppo siamo stati sfortunati, mentre a loro è andata meglio. Piangerci addosso non ci porta da nessuna parte». Eppure, poteva anche andare peggio. «Il tocco di mano? Non ricordavo di essere già stato ammonito. L’ho fatto per evitare una ripartenza, mi è andata bene».
La sconfitta in terra emiliana ha fatto scivolare i virgiliani all’11esimo posto. «È un campionato difficile, tosto e combattuto. Ogni gara è a sé, si può vincere o perdere con tutti. Il livello tecnico, così come quello fisico, è cresciuto. Questo ci stimola». A mezzanotte si è chiuso ufficialmente in calciomercato: «Non ho mai pensato di lasciare Mantova. Mi trovo troppo bene qui, è come essere in famiglia. Spero di andarmene il più tardi possibile». Sabato al Martelli arriva la capolista Sassuolo: «Affrontiamo la squadra più forte per nomi e modo di giocare. Dal canto nostro, li sfideremo a viso aperto, come abbiamo sempre fatto con tutte le altre avversarie. Giocheremo in casa, assieme ai nostri tifosi che rappresentano il dodicesimo uomo in campo. Non so come finirà, magari ci toglieremo qualche soddisfazione».