Ex Ies, via alla produzione di pellet e alle nuove assunzioni

Presentato ieri il progetto

MANTOVA Un progetto che vedrà finalmente la luce con la messa in opera della produzione di agri-pellet quello della Cop 21 di Mantova che ha raccolto lavoratori dal bacino Ies. L’annuncio è stato dato ieri nella sede della cooperativa alla presenza dei sindacati – il segretario generale Cgil Daniele Soffiati, Il segretario Dino Perboni per Cisl Asse del Po e Merielisa Scirè per la Uil – del vicesindaco Giovanni Buvoli, della consigliera regionale Alessandra Cappellari e del consigliere comunale Alberto Grandi. L’avvio della produzione di pellet consentirà alla cooperativa, che al 31 dicembre contava 27 soci lavoratori e 3 dipendenti, di cui 5 soggetti svantaggiati, di assumere, entro febbraio 2019, 4 nuovi lavoratori svantaggiati. Il progetto dell’agri-pellet prevede l’applicazione di fitotecnologie sostenibili per il recupero di ecosistemi inquinati ed entro la fine del 2019 permetterà a 5 nuovi dipendenti di venire assunti grazie al raddoppio delle linee di produzione e dell’impatto della riforma pensionistica. Grazie all’arrivo di nuovi dipendenti, infatti, la Cop 21 sta già valutando l’ipotesi di suddividere il lavoro in squadre coprendo tre turni che vanno a coinvolgere l’intero arco della giornata, tenendo così in attività le macchine 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Dal punto di vista ambientale, inoltre, la coltivazione della graminacea Herbal Crops (derivata dal sorgo) possiede un basso impatto che permetterebbe alla Cop 21 di ottenere un bilancio energetico favorevole grazie alle basse esigenze irrigue e la limitata concimazione. Inoltre, il combustibile prodotto è totalmente rinnovabile, senza emissioni di anidride carbonica e generato non dal disboscamento di foreste, permettendo la salvaguardia di circa 21.000 alberi all’anno, ma dalla coltivazione in campo di questa tipologia di graminacea non perenne che si può inserire nella rotazione con le colture tipiche del tessuto agricolo mantovano.