TERNI La seconda riedizione della Coppa Italia, manifestazione reintrodotta nel calendario agonistico nel 2018, dopo quasi 40 anni di assenza, ha confermato sul trono il Castel Goffredo, che nel derby mantovano di finale, arbitrato da Rosario Marchiafava e Dario Favorito, ha battuto per 3-1 la Polisportiva Bagnolese PaninoLab.
Il doppio iniziale ha visto Cristina Semenza e Mihaela Encea impegnate a lottare alla pari con le campionesse tricolori assolute Chiara Colantoni e Le Thi Hong Loan. Hanno conquistato il primo set per 11-8 e anche nel secondo set la differenza è stata minima, questa volta a favore delle castellane (11-9). Nel terzo parziale, le due bagnolesi hanno annullato due set-point alle avversarie (8-10) e hanno sfruttato la loro prima opportunità (13-11). Colantoni e Loan hanno stretto i denti e hanno rimontato, pareggiando la situazione (11-6) e ribaltandola in una “bella” tutta all’attacco (11-4).
Nel primo singolare l’imbattibile cinese Li Xiang, che non ha ancora perso un incontro in due anni di militanza nel nostro Paese, ha avuto la meglio per 3-0 su Veronica Mosconi, brava a farsi valere soprattutto nel secondo set (11-6, 11-9, 11-4). Fra Loan ed Encea, la romena ha portato a casa i primi due set combattuti (11-8, 11-8) e nel terzo ha salvato due palle di chiusura. Se ne è procurata una e se l’è vista neutralizzare da Loan, che ha capitalizzato la terza chance (13-11). Nel quarto parziale Encea ha assunto il comando delle operazioni intorno a metà a ha preso agevolmente il sopravvento (11-3).
Nel terzo singolare il tecnico Alfonso Laghezza ha dato fiducia alla 16enne Elisa Armanini, che ha affrontato Mosconi. La novarese ha ottenuto il primo set (11-3) e nel secondo ha avuto un’opportunità (10-9) per raddoppiare il vantaggio. La junior castellana l’ha fronteggiata bene e si è presa il parziale (13-11). Nel successivo ha ribattuto colpo su colpo ed è stata anche avanti per 9-7, prima di cedere tre punti consecutivi. Ha annullato il set-point e anche il successivo (10-11) e alla prima possibilità a suo favore non ha perdonato (13-11). Armanini non si è fermata e nella quarta frazione si è procurata quattro match-point (10-6) e ha alzato le braccia al terzo (11-8), consegnando la Coppa alla sua società.