MANTOVA Ha trovato una rapida risposta l’esposto del centrodestra al Corecom, l’autorità di controllo sulla comunicazione, in riferimento alle inaugurazioni del sindaco Mattia Palazzi di questi giorni: tagli del nastro che coincidono con la campagna elettorale, violando (questo l’oggetto del contendere) i presupposti della par condicio. L’organismo garante ha di fatto rigettato l’obiezione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia affidata all’avvocato Matteo Masiello, riconoscendo nondimeno che il sito del Comune, strumento pubblico, deve essere utilizzato dalla giunta senza autocelebrazioni. Fatto che ha indotto lo stesso primo cittadino a inoltrare tale indirizzo all’ufficio stampa di via Roma affinché rimuova le informazioni in odore di violazione.
«A meno di 48 ore dalla denuncia presentata al Corecom contro il sottoscritto dall’avvocato Masiello – commenta Palazzi sui social network –, in nome e per conto dell’on. Annalisa Baroni (Fi), del segretario della Lega Antonio Carra e del coordinatore di Fd’I Alessandro Beduschi, relativo presunte mie irregolarità nell’osservanza delle norme sulla par condicio, il Corecom ha risposto rilevando che il sottoscritto non ha commesso alcuna irregolarità nelle comunicazioni, neppure riguardo alle inaugurazioni riportare nella mia pagina».
Diversamente, ammette però il sindaco, lo stesso Corecom d’ufficio, e quindi non su induzione della denuncia, «ha rilevato che alcune comunicazioni sul sito istituzionale del Comune apparse dal 18 luglio in poi, relative opere pubbliche terminate e a certe misure amministrative attuate, «sarebbero passibili di alterare, in quanto contenute appunto sul sito istituzionale, la par condicio. Non gestendo personalmente il sito del Comune ho già trasmesso la nota del Corecom all’ufficio stampa del Comune dando l’indirizzo, per quanto mi compete, di rimuovere quelle comunicazioni. Tutto ciò al fine di non alimentare inutili contrapposizioni e polemiche, pur ritenendo la comunicazione istituzionale del Comune oggettiva, equilibrata e sotto nessun profilo propagandistica».
Una decisione che non ha mancato sul web di produrre prurigini negli estensori della denuncia, ma anche reazioni negli ambienti del centrosinistra, che si sono sentiti chiamati in causa a loro avviso indebitamente.
Svariati, al riguardo, sono stati i post di consiglieri comunali uscenti della maggioranza che hanno riportato articoli di cinque anni fa: notizie di stampa con le quali l’amministrazione uscente di centrodestra manifestava soddisfazione per l’inaugurazione del centro servizi Aaron Swartz di Lunetta, avvenuta il 22 maggio 2015, quando il voto amministrativo era poco più in là il 31 maggio.