Afghanistan, una tragedia annunciata. Incontro con il gen. Giorgio Battisti

OSTIGLIA Il 22 ottobre scorso il generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti, mantovano, primo comandante della forza ISAF in Afghanistan, è stato protagonista di un incontro organizzato dal Lions Club Ostiglia sull’immane tragedia che vi si sta consumando. Battisti ha avuto un ruolo di primaria importanza in diversi scenari operativi: Somalia (1993), Bosnia (1997) e Afghanistan, dove dal dicembre 2001 al maggio 2002 è stato primo Comandante del contingente italiano a Kabul nell’ambito della missione “Enduring Freedom” (libertà da assicurare).

Nel raccontare la propria esperienza di militare al comando, il generale ha sottolineato il fondamentale ruolo di peace-keeping svolto dal nostro esercito in quel disgraziato paese, dove l’inerme popolazione è tutt’oggi ostaggio dei Talebani, di trafficanti di droga e delinquenti comuni. Supportato da un drammatico filmato a testimonianza della difficile situazione sociale afghana, Battisti ha affermato che il ritiro della forza militare internazionale è stato, a suo dire, un gravissimo errore che dimostra come il terrorismo possa vincere a causa della nostra debolezza e si siano vanificati tutti gli sforzi per assicurare un futuro dignitoso alle giovani generazioni di quel paese.

Il progressivo disimpegno delle forze ISAF infatti – deciso anche dal succedersi delle diverse presidenze americane – ha consentito l’insediarsi del regime talebano, dell’Isis e di Al Qaida, contro cui l’esercito regolare afghano nulla ha potuto. La situazione attuale, dopo l’abbandono del campo da parte dei militari della forza internazionale, è disperata: i reportage provenienti dall’Afghanistan sui recenti fatti di cronaca testimoniano la brutale violenza e la corruzione dilagante nel paese.