PEGOGNAGA Il responso elettorale di maggio colorerà l’amministrazione pegognagahese di rosa intenso? L’ipotesi di una sindaca a Pegognaga per il quinquennio 2019-23, prospettata già il giugno scorso da La Voce di Mantova, si fa sempre più consistente. Anzi, stando ai soliti ben informati, si prospetterebbe addirittura l’intero esecutivo e gran parte della eventuale maggioranza a prevalenza femminile. C’é chi lavora a spron battuto per un simile evento. La già definita “repubblica delle donne” fiorirebbe a centrosinistra. In quell’area politica sono diverse a vantare pregressa esperienza amministrativa. La prospettiva fonda su ragioni contingenti, ma marcate. Trovandosi un cumulo di problemi da risolvere in troppo breve tempo all’interno del partito il segretario Marco Carra ha quindi proposto da subito «un segnale di discontinuità», ossia più spazio a movimenti civici in sintonia col centrosinistra. Progetto che fa supporre la cessione dello scranno di primo cittadino ad un non-militante. A ciò del resto punta il civico Cittadini Attivi. Raggruppamento che però condividendo le sorti del paese già nel corso della legislatura in scadenza, essendone l’attuale vicesindaco Letizia Comparsi la massima espressione, non costituirebbe un vero e proprio segnale di discontinuità. E’ perciò che un gruppo pure di centrosinistra lavora per proporre solo donne. Vorrebbe candidare colei che in fatto di amministrazione pubblica ha davvero un nutritissimo curriculum, Carmelita Trentini . Tra l’altro é colei che già negli anni Novanta ispirò il progetto “città ideale”, ovverosia la fusione dei sei comuni del distretto suzzarese. Evidentemente in tempi troppo precoci. Al suo fianco si allineerebbero Ilaria Bernardelli, Simona Colombo, Giorgia Lodi, Glenda Remi, Clelia Sissa : tutte già esperte di amministrazione. Altre starebbero per aderire. Stando agli umori della piazza la gestione della pubblica amministrazione fatta da sole donne non dispiacerebbe ai pegognaghesi.
Carmelita Trentini candidato sindaco a Pegognaga? Forse
La scelta su una figura non-militante arriverebbe direttamente dal Pd