MANTOVA Un percorso multidisciplinare di follow-up per i pazienti guariti da Covid 19. Lo ha messo a punto la struttura di Malattie Infettive di ASST Mantova, diretta da Salvatore Casari, sulla base delle indicazioni di SIMIT-Società italiana di malattie infettive e tropicali, in collaborazione con la Medicina di Pieve di Coriano, diretta da Mauro Pagani, e la Medicina di Asola, diretta da Marco Ghirardini. Un’iniziativa che prenderà il via il 9 luglio, e che prevede la collaborazione con i professionisti di varie strutture aziendali, coinvolte nell’emergenza coronavirus.
Si punta a individuare e gestire eventuali complicanze d’organo ed esiti a medio e lungo termine, in particolare a livello polmonare, come la fibrosi, nonché a livello neurologico e cardiologico. Ulteriore obiettivo è la raccolta di dati clinici e di laboratorio utili a caratterizzare la storia naturale della malattia e la prevalenza di sequele.
Il percorso si rivolge: a pazienti dimessi dai presidi ospedalieri o dalle strutture di Pronto Soccorso con diagnosi di infezione da SARS-CoV-2; a pazienti positivi al tampone, ma mai ricoverati nei presidi aziendali e inviati agli ambulatori del follow-up da parte dei medici di medicina generale. La condizione per l’inizio del percorso specialistico è in ogni caso la negatività di due tamponi nasofaringei consecutivi, che documenta la guarigione virologica.
I dimessi dall’ASST saranno selezionati a seguito del ricovero in Rianimazione e Terapia Intensiva o in qualsiasi struttura di ASST a seguito di cure per Covid. È prevista la prescrizione per l’avvio del percorso da parte del medico della Struttura dell’ASST che li ha dimessi. La convocazione dei pazienti sarà a cura di quattro Centri che avranno funzione di “hub” i quali, secondo un criterio di prossimità territoriale, coordineranno l’attività: Malattie Infettive Mantova, Medicina Pieve di Coriano, Medicina Asola, Cure Subacute Bozzolo.
Invece, i pazienti mai ricoverati saranno individuati dal Centro Servizi in base al referto positivo del tampone e previa consultazione del medico di medicina generale, che provvederà a rilasciare l’impegnativa. Per tutti i malati coinvolti, è prevista un’esenzione dal ticket, appositamente attivata da Regione Lombardia, da apporre sulle prescrizioni, salvo esenzione per altro motivo. Come da indicazioni regionali, l’esenzione è temporanea e limitata agli accertamenti specifici per il Covid.
Gli specialisti degli hub, che lavoreranno in rete dotandosi di un database condiviso, provvederanno a una serie di accertamenti diagnostici di base, fra i quali: prelievi ematici, visita infettivologica, spirometria, visita pneumologica ed ecografia polmonare. Saranno inoltre valutati gli aspetti legati all’influenza dell’infezione sulla qualità di vita e al suo impatto psicologico. Dopo la prima visita i pazienti potranno essere indirizzati verso un follow-up pneumologico, ovvero verso una valutazione neurologica, cardiologica o fisiatrica, oppure, in assenza di complicanze, restituiti al medico curante. A tutti sarà rilasciata una relazione conclusiva e i pazienti che lo necessiteranno saranno affidati al Centro Servizi per la presa in carico della cronicità.