MANTOVA A distanza di quasi otto anni prende forma il recupero di un bene artistico municipale dislocato dal capoluogo. La giunta di Mattia Palazzi, nella riunione di ieri, ha infatti approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per il restauro, consolidamento e rifunzionalizzazione di Villa Galvagnina, ai fini dell’inserimento nella programmazione delle opere pubbliche 2020- 2022. L’ importo complessivo è pari a 6.287.969 euro provenienti dal fondo terremoto della Regione Lombardia.
Il quadro economico dei lavori comprende opere edili (come demolizioni, movimentazioni e trasporti, pavimentazioni, serramenti, soffitti lignei, prospetti esterni), opere di restauro (apparati decorativi), opere strutturali e di consolidamento e la realizzazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, idrico-sanitario ed antincendio, elettrici e speciali e l’ascensore.
«Villa Galvagnina, bene culturale di grande pregio e valore storico artistico, sito a Moglia ma di proprietà del Comune di Mantova – ha sottolineato l’assessore comunale ai lavori pubblici Nicola Martinelli –, è stato pesantemente danneggiato dal sisma del 2012 e necessita di un accurato intervento di restauro ai fini del riutilizzo. Lo studio di fattibilità è particolarmente approfondito perché frutto di indagini diagnostiche, condivise con la Sovrintendenza, che hanno interessato varie parti dell’edificio. Adesso proseguiremo con la progettazione definitiva. Partirà, inoltre, un confronto con i territori interessati per arrivare a definire le funzioni che dovranno avere gli spazi recuperati della villa», conclude l’assessore.