MANTOVA 1Dopo due anni di rinvii e attese, ecco finalmente il concerto dei Placebo a Mantova, che ha attirato numerosi fan da ogni parte d’Italia e non solo, incrementando notevolmente la clientela di diverse attività durante la giornata di mercoledi.. “E’ stato letteralmente un delirio, specialmente dopo le 23, una volta terminato l’evento ”. Così è intervenuto un dipendente del Bar Italia, Filippo Berzaghi, che ha sottolineato la presenza di molti italiani provenienti da diverse regioni, ma anche di qualche straniero. La presenza straordinaria di spettatori nazionali e internazionali ha trovato conferma anche nelle parole di una barista del Papa’s Cafè, che descrivendo la serata ha dichiarato: “Abbiamo lavorato molto bene e apprezzato l’affluenza di vari turisti stranieri. Siamo contenti senz’altro per noi ma non solo, perché credo che eventi come questo abbiano permesso anche ad altre attività di lavorare molto.” Curioso, invece, l’aspetto sottolineato da una barista del Bar Gonzaga di Piazza Sordello, nella quale si è tenuto il concerto, che riferisce di aver lavorato di più nella fascia oraria 19-21:30, quindi prima che iniziassero a suonare i Placebo. Non ufficialmente, ma sembrerebbe che la maggior parte degli spettatori italiani fossero toscani. Questo ciò che emerge dalla parole di alcuni dipendenti del Bar Venezia e del Il Laboratorio, che hanno evidenziato come vi fossero tante persone provenienti proprio dalla Toscana, in particolare Firenze. Il Bar Caravatti, anch’esso entusiasta dell’elevato numero di persone presenti alla serata, ha sottolineato come il movimento generato dall’evento non si riscontrasse a Mantova neanche in un’intera settimana, soprattutto dal punto di vista economico. Se è vero che questo concerto ha dato ad alcune attività della nostra città la possibilità di generare più introiti, per altre non è stato esattamente così. È il caso dell’Osteria da Giannino, che con le parole di un addetto alla sala, ha riassunto così la giornata: “Il flusso di persone ci ha permesso di lavorare maggiormente durante il pranzo, invece la sera le cose sono andate diversamente. Infatti, solitamente alle 21 abbiamo altri clienti per il secondo turno della sera ma, soprattutto a causa delle difficoltà di circolazione causate dal concerto, abbiamo terminato prima del solito. Addirittura, proprio a causa della chiusura straordinaria di alcune strade, una signora di Cerese ha disdetto la prenotazione. Nel complesso, non ci riteniamo estremamente danneggiati, ma senz’altro l’affluenza non è incrementata granché.” Di un avviso simile anche il titolare dell’Osteria Andes, il sig. Damiano, che ha rivelato di essere contento per la clientela non mantovana e straniera arrivata per il concerto, ma l’evento in sé non ha comportato numeri poi così più alti rispetto al solito.