Frode fiscale e bancarotta: la Guardia di Finanza arresta 5 imprenditori e sequestra beni per 10 milioni

MANTOVA  I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Mantova, in queste ore, hanno dato esecuzione, ad un provvedimento, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Mantova, su richiesta della Procura della Repubblica alla sede e a seguito di indagini di polizia giudiziaria ed economico-finanziarie delle Fiamme Gialle virgiliane, di custodia cautelare, nei confronti di cinque imprenditori, italiani, della Provincia, operanti nel settore tessile e di sequestro patrimoniale, di beni immobili, beni mobili e disponibilità finanziarie, loro riconducibili, per circa dieci milioni di euro. Nello specifico, scoperta una frode fiscale, con sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, fittizie intestazioni, bancarotta, trasferimento fraudolento di beni e disponibilità finanziarie, perpetrata da nove soggetti, tra loro associati e con ruoli ben definiti. Gli sviluppi investigativi, basati su indagini finanziarie, escussioni a sommarie informazioni, analisi degli atti relativi ai negozi giuridici posti in essere, sopralluoghi, appostamenti, ecc., hanno permesso di appurare, infatti, che taluni soggetti, peraltro con inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale ed incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, hanno, di fatto, continuato ad amministrare delle società, attribuendo fittiziamente a terzi, la titolarità delle quote, al fine di sottrarsi fraudolentemente al pagamento delle imposte nonché eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Ricostruiti, l’intera filiera, i relativi rapporti finanziari e i capitali illecitamente movimentati. L’azione di servizio testimonia l’impegno quotidianamente profuso dalla Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, a presidio della sicurezza economico-finanziaria del Paese, con particolare riferimento al contrasto dei reati di frode fiscale, al fine di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale. Simili sistemi di frode, infatti, pregiudicano gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientati alla riduzione illegale dei costi di “struttura”, sia fiscali, sia organizzativi, per massimizzare i profitti ed ottenere vantaggi competitivi impropri, anche con condotte di bancarotta. Contrastare simili forme di evasione, fiscali e contributive ovvero fattispecie di trasferimento fraudolento di valori e di bancarotta, vuol dire orientare le prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese, non ultimo favorendo una più equa 2 ripartizione del prelievo impositivo tra i Cittadini, della serie “pagare tutti per pagare di meno”