MANTOVA Mutui e prestiti per conto terzi a propria insaputa. È il rischio, anzi risk, del terzo millennio, quelli legati al banking e alla violazione dei dati personali. È allarme frodi creditizie attraverso il furto di identità. Un’allerta che cresce a livello regionale, visto che la Lombardia è la regione in cui si raccolgono più segnalazioni di casi del genere a livello nazionale, per un fenomeno che sul territorio vede autentiche impennate in alcune zone oppure mantiene una propria costante, come ad esempio nel Mantovano. I dati relativi al 2019 elaborati dall’Osservatorio del Crif (Centrale Rischi Finanziari) insieme a Mister Credit sono riferiti per ora solo al primo semestre dell’anno appena trascorso, ma sono indicativi delle tendenze nelle varie province. Così se la vicina Cremona è tra le province che hanno registrato una impennata di casi, 73 nei primi sei mesi del 2019, un’enormità se raffrontati ai 99 registrati nella città del torrazzo a tutto il 2018, Mantova mantiene la propria media: 67 casi segnalati a tutto il giugno 2019, contro i 140 del 2018. Una proiezione, quindi, quella per Mantova che confermerebbe l’ultimo dato disponibile su scala annuale, fermo restando che, spiegano dall’Osservatorio del Crif, durante il periodo estivo questo fenomeno si intensifica. Molto peggio vanno le cose a livello regionale. Sempre secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Crif la Lombardia ha contato nei primi sei mesi dello scorso anno un incremento del fenomeno per il 53,2%, per un totale di 2305 casi, quasi 13 al giorno; cifre che collocano il territorio lombardo su uno sgradito primo posto a livello nazionale, seguito subito dopo la Campania (2.278) e dal Lazio (1.933 casi). Questi ladri hi-tech mettono a segno frodi creditizie e furti di identità ai danni di persone che senza saperlo ottengono finanziamenti di cui poi finiscono per beneficiare altri, facendo però pagare loro rate e conto finale. Il fenomeno è in costante aumento. Sempre in base ai dati raccolti dal Crif Centrale Rischi Finanziari, nei 12 mesi del 2018, era stata registrata un’impennata del 145,5% rispetto al 2017. Le vittime hanno soprattutto tra i 41 e i 50 anni di età, ma sono in crescita gli over 60. Il prestito medio richiesto e ottenuto si aggira sui 6.400 euro, utilizzati per comperare a spese d’altri, sfruttando nomi, cognomi, codici fiscale e conti correnti altri elettrodomestici, moto, auto e mobili. Le frodi generalmente vengono scoperte nel giro di sei mesi, ma a volte trascorrono anche 5 anni.