MANTOVA – Aveva convinto una donna ad affidargli il suo Tfr prospettandole rendimenti molto alti. Ma di fatto, gli oltre 42mila euro da lei affidati a un 42enne di Curtatone presentatosi come consulente finanziario, erano alla fine spariti nel nulla. L’uomo, difeso dall’avvocato Luca Faccin, era quindi finito a processo per truffa e abusivismo finanziario. I fatti risalivano nello specifico al novembre-dicembre 2017 quando la vittima, una 60enne di Mantova, si era a lui rivolta per una consulenza relativa un immobile di sua proprietà. L’imputato quindi, una volta presa confidenza con la persona offesa – costituitasi parte civile con l’avvocato Roberto Cuva – si era pure spacciato per esperto finanziario proponendole così un investimento per far fruttare il denaro del suo Tfr. E per rendere l’idea delle proprie doti in tale campo le aveva anche mostrato contratti dello stesso tenore sottoscritti da altre persone per rappresentarle la possibilità di avere rendimenti molto alti. La cliente a quel punto aveva versato 42.500 euro sul conto corrente del presunto mediatore che, dopo alcuni mesi, le aveva fatto credere di avere già guadagnato 7500 euro; questi soldi insieme ai 42.500 “investiti ” non erano però mai stati restituiti. Dalle indagini seguite alla denuncia, era così emerso come l’imputato non solo non risultasse iscritto all’albo dei consulenti finanziari, ma nemmeno altresì a quello degli agenti in mediazioni immobiliari. Per questo è stato condannato ieri dal giudice Stefano Ponti a un anno di reclusione, contro l’anno e nove mesi chiesti dal Pm – per le sole ipotesi di truffa ed esercizio abusivo dell’attività di consulente finanziario, oltre a 10.500 euro di multa e a un risarcimento di 45mila euro.