Gianluca Bianchi confermato presidente di Federalberghi Mantova

MANTOVA Gianluca Bianchi è stato confermato ancora una volta presidente di Federalberghi-Confcommercio Mantova, la sigla che rappresenta le strutture ricettive alberghiere e che è punto di riferimento del comparto per l’intera provincia. Bianchi, al suo quinto mandato, lavora nel settore dell’ospitalità da oltre 40 anni ed è proprietario di numerosi alberghi in città – Hotel Mantegna Stazione (ex Abc), Antica Dimora, Hotel dei Gonzaga, Ca’ Uberti Palace Hotel – e di altre strutture ricettive nel capoluogo e in provincia. In occasione dell’assemblea elettiva, è stato rinnovato il consiglio direttivo dell’associazione (il quale ha poi confermato Bianchi) che resterà in carica per i prossimi 5 anni. Ne fanno parte Matteo Bianchi dell’Hotel Bianchi Stazione, Marco Dovier dell’Hotel Italia e Alessandro Schiavon dell’Hotel San Lorenzo in città, tutti e tre al loro primo ingresso nell’organo decisionale dell’associazione. Conferme invece per Mauro Serafini, direttore dell’Hotel Cristallo di Borgo Virgilio, del Dunant di Castiglione e del Broletto in città, e per Carlotta Bianchi, titolare dell’hotel a quattro stelle Antica Dimora. “Sono onorato che i colleghi abbiano rinnovato la loro fiducia nei miei confronti – ha dichiarato Bianchi – in questi anni abbiamo svolto un buon lavoro di squadra. Vogliamo lavorare in sinergia per un turismo 5.0, sempre al passo con i tempi”. Tra gli obiettivi del prossimo mandato, il contrasto sempre più forte all’abusivismo nel settore ricettivo. Bianchi ha anche tracciato un bilancio della stagione turistica 2023: «è stato un anno positivo, siamo tornati ai livelli pre covid del 2019, anche se nel frattempo il mercato è cambiato. La tendenza del turista, a livello generale, è quella di fare short weekend, quindi soggiorni più corti ma molto più frequenti e spalmati sull’intero anno, e questo gioca a favore delle città d’arte. Certo, oggi facciamo i conti con l’inflazione. Rispetto al 2022, abbiamo registrato una lieve flessione delle presenze, pari a circa il -10% contro il -30% a livello nazionale. Nel mantovano, grazie ad una politica lungimirante, gli operatori hanno assorbito i rincari attuali tenendo i prezzi delle camere stabili, riducendo parte della loro marginalità. E questo ha permesso di contenere il calo di turisti».