MANTOVA Tornano in piena azione, come nel celebre film Oscar di Vittorio De Sica, i “ladri di biciclette”, e seppure non lo si dica apertamente, gli autori sono per lo più cittadini stranieri. Ma veniamo alle cronache. L’11 giugno scorso si presentava un cittadino presso gli uffici del Gruppo operativo misto della Polizia locale per denunciare il furto del proprio velocipede avvenuto, nello stesso giorno, in via Frattini. Gli agenti, dopo aver visionato velocemente le immagini delle telecamere, e avendo riconosciuto il responsabile del furto (in quanto si trattava di una “vecchia conoscenza”), si mettevano immediatamente sulle sue tracce. Le ricerche davano subito i frutti sperati. Infatti, dopo qualche ora dalla denuncia, la bici veniva ritrovata e direttamente restituita al suo proprietario.
Ma è diventato ormai uno stillicidio quello delle denunce per furto di bici: sembrerebbe questo infatti uno dei periodi più neri per questa categoria di furti in città. Il Comando di viale Fiume sta rilevando per l’appunto un’impennata del furto delle bici, delle quali le più ricercate dai ladri sono le mountain bike.
Soltanto negli ultimi tre mesi sono state 20 le bici denunciate presso la Polizia Locale, e solo 4 quelle restituite ai legittimi proprietari; 7 invece le persone deferite per furto o ricettazione. Per contrastare questo fenomeno la Polizia Locale di città ha creato, ormai da tempo, una pagina web dedicata, in cui vengono inserite le fotografie di tutte le bici ritrovate dagli agenti di viale Fiume e tutti i consigli su come non farsela rubare, tra cui la scelta di dove parcheggiarla e quale lucchetto sia più indicato.
In ogni caso, rimanendo in tema di due ruote, molte segnalazioni sono state fatte circa la scomparsa delle biciclette del servizio pubblico già appaltato a MoBike. Un’assenza temporanea, assicurano in Comune, dato che il servizio di noleggio tornerà a settembre con un nuovo gestore: RideMovi, che ha assorbito recentemente la MoBike.
Con qualche novità tuttavia: limitatamente al centro storico, sono allo studio postazioni fisse di tali bici, al fine di evitare la loro dispersione e di facilitare anche il loro noleggio anche senza fare ricorso all’apposita applicazione per la ricerca del mezzo più vicino. Una procedura invero già adottata dal Comune col servizio di Bike sharing, che però si era dimostrato assolutamente fallimentare e con scarsissima richiesta dell’utenza.