MANTOVA Più che il lupo, è la lepre l’animale “killer” dell’agricoltura mantovana e cocomero, mais e soia sono le colture maggiormente colpite dalla voracità dell’animale, tanto bello da vedere quanto dannoso. Lo rivela Coldiretti Mantova, sulla base dei report elaborati da Ats Val Padana, che nel periodo gennaio-ottobre 2023 hanno registrato danni da fauna selvatica in provincia di Mantova per oltre 858.000 euro, dei quali poco più di 747.000 indennizzabili.
Il 22,6% delle perdite resta invece escluso dall’indennizzo, una percentuale inferiore rispetto agli anni precedenti, specifica Coldiretti Mantova, grazie all’impegno dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, che ha reperito risorse aggiuntive per 430mila euro.
Le domande di indennizzo presentate a livello provinciale sono state 192 (oltre a 22 non ammesse), mentre 212 sono state le richieste di acquisto di mezzi di prevenzione danni.
A livello di colture danneggiate, i maggiori danni sono stati registrati dai cocomeri (27,8%), seguiti da mais (21,2%) e soia (20,2%), mentre più distanziate si collocano melone (8,1%) e girasole (6,8 per cento).
La lepre è l’animale più distruttore delle coltivazioni in campo, tanto che è responsabile del 38,2% dei danni registrati dalle aziende agricole della provincia di Mantova. Seguono i corvidi e simili (21,2%), i piccioni e colombacci (20,2%) e i cinghiali (1,06% dei danni). A tali voci, nel 2024 (che computa i mesi di novembre e dicembre 2023) andranno aggiunte le perdite registrate a causa dei lupi, che nei giorni scorsi si sono resi protagonisti di attacchi agli animali negli allevamenti del Mantovano e anche ieri a Carpenedolo, nel Bresciano.
Si ricorda, inoltre, che non vanno dimenticati i danni procurati anche dalle nutrie, sia dal punto agricolo che di sicurezza relativo, quest’ultimo agli argini di canali e fiumi. In tal senso Regione Lombardia ha stanziato poche settimane fa fondi utilizzabii per l’eradicazione del roditore.