Navette, l’Apam conferma: qui mancano 300mila euro

MANTOVA La volontà del Comune è ferma: il servizio di bus navette gratuito dai due parcheggi scambiatori non si tocca. L’Apam approva le buone intenzioni, ma nel contempo è implacabile nell’analisi del quadro economico: il piatto piange, e a mancare sono circa 300mila euro l’anno. Risolvere il problema sarà uno dei compiti dell’amministrazione, che però al momento non sembra godere di risorse necessarie a fare fronte a quella spesa, peraltro assai contestata dalle forze politiche di opposizione.
L’analisi del servizio, tradotta in numeri nudi e crudi, è abbastanza severa. Ogni anno via Roma per togliere di mezzo dalla città le auto dei pendolari versa alla società del trasporto pubblico locale 350mila euro; tanto costano i due bus navetta gratuiti che fanno la spola tra il centro, con capolinea in via Matteotti, e i due parcheggi scambiatori di Campo Canoa e piazzale Montelungo. E a poco pare sia servito togliere la terza navetta e dilatando di un po’ le frequenze tra navetta e navetta. Altrettanto scarsa, a giudizio del direttore Apam Medardo Zanetti l’aggiunta di 150mila euro che l’assessore alla partita Iacopo Rebecchi è riuscito a scucire all’Atp, l’agenzia interprovinciale del trasporto pubblico. Le navette, reclama Zanetti, costano 1,90 euro al chilometro, e per mantenere in essere tale servizio servono circa 300mila euro all’anno in più. A maggior ragione se, come sostiene Zanetti, molti residenti di Valletta Valsecchi e di Lunetta utilizzano le navette gratuite a tutto discapito delle corse circolari ordinarie, che lamentano infatti cali di utenza e di introiti.
Come fare? Per il leader dell’opposizione Stefano Rossi (Mantova ideale) diventa necessario mettere a pagamento quei bus con almeno un euro a viaggiatore. Ipotesi esclusa dall’assessore, che sulla gratuità del servizio non intende fare retromarcia. Dal pari, ancora Rebecchi contesta i numeri prodotti da Apam per quanto concerne i mancati introiti, che a suo dire sarebbero molto meno alti.
Per il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri il problema si sposta invece sui tanti pendolari che fruiscono dell’abbonamento “strisce blu”, quotato dall’Aster “solo” 20 euro al mese: «Una cifra che non si riscontra così bassa in nessuna altra città. La differenza per le navette potrebbe essere ricavata innalzando quei risibili abbonamenti da appena 240 euro annui e adeguarli agli standard».
Ferma invece nel mantenere le navette, e anzi potenziarle creando un terzo parcheggio scambiatore agli Angeli, servito di bus gratuiti, è il consigliere ambientalista Gloria Costani (Saf). «Ma i conti non tornano già oggi – commenta Baschieri –, e il Comune non ha più soldi da investire sulle due navette oggi in funzione. Figuriamoci se se ne volesse ampliare il servizio con una terza linea».