MANTOVA In una Sala degli Stemmi affollata si è svolta ieri l’assemblea mantovana a cura della “Campagna per la salute mentale”, ente di terzo livello al quale aderiscono diverse associazioni lombarde di familiari, volontari, utenti, cooperative no profit e sindacati, per rilanciare il confronto su temi riguardanti la salute mentale. L’incontro dal titolo “Salute mentale. Impegno e cammino per una società inclusiva, rispettosa dei bisogni e diritti di tutti i cittadini” ha visto la partecipazione, al tavolo dei relatori, dell’assessore comunale al Welfare Andrea Caprini, del dottor Andrea Pinotti, del dipartimento di salute mentale dell’Asst di Mantova, della presidente dell’associazione “Oltre la siepe” Alessandra Varini e del presidente della cooperativa “Speranza” Claudio Bollani. Il momento di riflessione collettiva è stato aperto dalle parole del presidente di Campagna salute mentale di Milano, don Virginio Colmegna e dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi. «Questo è il tema più politico che ci possiamo porre – parole di Palazzi – ci stiamo esponendo politicamente, e anche se ragionassimo solo sui paramenti aziendali, del sistema sanitario della Regione, vediamo che questo sistema non regge». E ancora: «Cambiare è necessario, non solo economicamente, perché è un sistema sempre più dispendioso, ma anche perché è staccato dalla realtà della comunità. Il Covid è stato eclatante nel dimostrarci questa verità. Come Comune di Mantova, dopo la pandemia, dal 2022 (e garantito fino al 2027), abbiamo messo in campo un servizio completamente pagato, dal nome “Lo psicologo in Comune”, dove cerchiamo l’approccio verso un tema che viene ancora stigmatizzato, e invece serve per la “fortificazione del se”. Ed è un percorso gratuito in quattro incontri».