MANTOVA – Era andato in un grande magazzino di via Bracci per comperare lo “svitol” da dare alla catena della propria bicicletta, e subito dopo stava per recarsi in un supermercato di via Cremona. Strada facendo, si è fermato nelle adiacenze di “Villa al Lago” per oliare la catena, ma proprio in quel punto due vigili sono intervenuti chiedendo conto della sua presenza nel parco periurbano di Belfiore.
Gli agenti della Polizia locale, vista la residenza del signor Carmelo Zaccaria, pensionato di 66 anni, nei pressi di piazzale Gramsci, non ci hanno voluto sentire: a loro giudizio l’uomo era fuori percorso stando in un parco deputato solo ad attività fisica in tempo di lockdown. E così, malgrado le rimostranze di quello, gli hanno elevato una sanzione amministrativa salatissima di 400 euro.
Gli stessi agenti non hanno creduto alla motivazione della bomboletta di “svitol” appena acquistata, nemmeno dietro la richiesta del pensionato di accompagnarlo nel luogo del recentissimo acquisto. Da qui la batosta del verbale.
Ma Zaccaria non si dà per vinto: «Fosse stata una multa di 30 o 40 euro l’avrei pagata, ma quella cifra per me è insostenibile». E così non gli è rimasta altra strada che ricorrere al sindacato dei consumatori. Tornato al supermercato, il pensionato di è fatto stampare copia dello scontrino che inavvertitamente aveva perso, e con quello, assieme al sindacato ha deciso di appellare quel verbale da lui ritenuto ingiustificato e iniquo. Toccherà adesso alla Prefettura giudicare se l’applicazione delle norme sia stata conforme alle norme stesse.