MANTOVA A quasi un anno esatto di distanza dai fatti a loro ascritti, dovranno comparire davanti al collegio dei giudici di via Poma per difendersi dall’accusa di violenza sessuale di gruppo. A carico di Nicola Benigno, Alex Benigno, Salvatore Gaetano e Raffaele Iembo, i quattro giovani ritenuti responsabili in concorso dello stupro perpetrato ai danni di una 22enne veronese il 23 giugno 2019 all’esterno del Mascara, il gip Matteo Grimaldi ha disposto ieri con decreto il giudizio immediato, la cui apertura è stata fissata nello specifico, al prossimo 29 giugno. Una decisione quella del giudice di via Poma presa avallando l’istanza presentata il 23 marzo scorso dal sostituto procuratore Lucia Lombardo. Sempre in quello stesso periodo, inoltre, tutti i componenti del branco erano riaperte scarcerati e, in revisione della misura cautelare, sottoposti agli arresti domiciliari, così come occorso anche ad un quinto ragazzo, all’epoca della vicenda ancora minorenne, e per questo da giudicarsi in separata sede. Proprio il 21enne Nicola Benigno, in sede d’interrogatorio di garanzia aveva ricusato ogni accusa ammettendo però di aver avuto quella notte un rapporto sessuale consenziente con la presunta vittima. Ricostruzione questa che stride con quella dei carabinieri del Nucleo Investigativo secondo i quali Benigno accampando la scusa di accompagnarla a casa, avrebbe in realtà costretto la 22enne, una volta arrivati in una zona buia, a subire un rapporto completo non protetto, mentre gli altri attendevano di subentrargli. Terminata la violenza la ragazza sarebbe stata caricata in auto e quindi, abusata di nuovo da uno di loro durante il tragitto, per poi venire scaricata alle 5 del mattino nei pressi di Bonferraro.
Lorenzo Neri