Simonazzi attacca: “Solo tante parole”

MARCARIA – Il consigliere di minoranza Stefano Simonazzi attacca l’amministrazione e il
sindaco Carlo Alberto Malatesta sul bilancio. «Siamo ormai abituati – afferma l’esponente di minoranza – alle parole di questa amministrazione che non trovano riscontro nei fatti. Il bilancio di previsione 2022 ne è la prova: promesse annunciate ma non altrettante risorse a bilancio per realizzarle. Su sicurezza, ordine pubblico e attività che riguardano la prevenzione e la repressione di comportamenti illeciti, sono stati messi a bilancio oltre 100mila euro in meno di quello che si è speso nel 2021, pari al 21% in meno; su tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico e attività culturali, che includono Corte
Castiglioni e le biblioteche, sono stati stanziati oltre 40mila euro in meno di quanto speso nel 2021, pari al 50% in meno. «Scorrendo gli altri capitoli – prosegue Simonazzi – , si evidenzia la mancanza di interesse di questa amministrazione per i temi inerenti politiche giovanili e sport che vedono un taglio del 50%; sul fronte ambientale non viene stanziata alcuna risorsa per salvaguardia del territorio, dei fiumi e dei canali, riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, così come sul capitolo del miglioramento della qualità dell’aria e sulla riduzione dell’inquinamento. Quest’amministrazione fa tagli anche sul capitolo sociale stanziando il 10% in meno per soggetti a rischio esclusione sociale e azzerando gli interventi per le famiglie relativamente a iniziative di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. «Sul tema commercio e attività produttive – conclude il consigliere -, a fronte delle promesse del sindaco volte a sostenere e favorire le imprese, per gli interventi a sostegno del commercio locale, per la gestione dei mercati e delle fiere si vede una riduzione di oltre il 50%. Questa amministrazione continua a predicare attenzione e vicinanza al cittadino ma nei fatti si vede invece come l’orientamento sia diverso e i tagli in capitoli fondamentali lo dimostrano. Quando si devono trasformare in fatti le parole vediamo che la realtà non corrisponde agli annunci».