Pradella si fa bella… per pochi intimi

MANTOVA Sarà bella Pradella, sarà pure un boulevard, ma da un punto di vista commerciale e della vita attiva, ormai lo è solo per pochi intimi. Dopo la riqualificazione dei 13.050 metri quadrati costata complessivamente 2 milioni e 472mila euro lungo un arco temporale di 15 mesi, il corso conta ormai una dozzina di vetrine chiuse (in parte per trasferimento delle attività), fra cui banche, agenzie e negozi.
Sono cifre da bollettino di guerra su cui l’opposizione di Forza Italia stende un bilancio alla stregua di un velo pietoso.
«Dopo le plurime polemiche tra centrodestra e centrosinistra sulla esagerata durata del cantiere, sugli incentivi ai commercianti danneggiati dalla chiusura forzata della viabilità e sulle varianti in corso d’opera per la realizzazione di una ciclabile che ha cancellato d’emblèe 46 posti destinati ai residenti e ai negozi di vicinato – commenta il capogruppo azzurro  Pier Luigi Baschieri – oggi è impossibile non riconoscere che quella riqualificazione ha avuto un costo sociale insostenibile».
Rimetterci le mani era necessario, conviene Baschieri: «Il manto stradale era quello di una pista di motocross: un vero stress test per gli ammortizzatori. Non entro poi nel merito dell’estetica dell’intervento, anche se corso Vittorio Emanuele non è quel boulevard francese tanto sbandierato negli amati rendering del centrosinistra».
Il dato saliente resta un altro: dal 24 novembre 2018, data in cui è tornata la viabilità nei due sensi, il commercio e tante attività di servizio hanno fatto le valigie. Così negozi storici come il Paciugo e addirittura una banca. «Le vetrine vuote prima della riqualificazione lo sono ancora oggi. Su 58 attività commerciali ben 12 hanno le serrande abbassate – prosegue Baschieri –, la cartellonistica con annunci di affittasi e vendesi non manca. Peggio di corso Vittorio Emanuele II vi è solo corso Umberto I che coi 13 negozi chiusi segna una crisi iniziata ben prima della pandemia. Mi auguro – conclude – che l’apertura del parcheggio Mondadori con 366 posti auto interrati e resi gratuiti sino al 31 dicembre possano ridare un po’ di vitalità a questo asse e ai negozi che da sempre lo hanno popolato e reso vivo».