MANTOVA La terra dei fuochi? E’ a Mantova. Arrivavano dalla Sicilia per essere smaltite nella nostra provincia le tonnellate di rifiuti urbani pericolosi, che diventavano per “magia” non pericolosi. Undici avvisi di garanzia sono stati notificati agli amministratori legali delle società Sereco, Ecogestioni, Alto Belice Ambiente e all’amministratore di una società con sede in provincia di Mantova, nell’ambito di un’indagine del Nucleo Forestale dei Carabinieri coordinata dalla Procura di Palermo su un presunto traffico illecito di rifiuti. Si tratterebbe, secondo gli investigatori, di “un’attività organizzata per il traffico illecito di circa 82 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi e speciali pericolosi che venivano arbitrariamente classificati come rifiuti non pericolosi”. I carichi di immondizia partivano dalla provincia di Palermo e venivano conferiti nell’impianto di Mantova, non autorizzato a ricevere i rifiuti speciali e pericolosi. L’indagine è partita nel 2014 dopo un accertamento svolto nell’impianto di Santa Flavia (Palermo), di proprietà della Sereco srl, seguito da un controllo anche nel secondo impianto dell’azienda a Cefalà Diana. Nelle indagini è rimasta coinvolta anche la Ecogestioni srl, specializzata nel trasporto di rifiuti per conto terzi. Grazie a un appalto pubblico da 700 mila euro, Sereco ed Ecogestioni erano incaricate dei servizi di trasporto e gestione dei rifiuti della raccolta differenziata in numerosi comuni del Palermitano. Oltre a declassificarne la pericolosità, a Cefalà Diana veniva aumentato il volume dei rifiuti conferiti in maniera fraudolenta. Infine, sono stati accertati ulteriori reati di natura fiscale, con oltre 200mila euro di tributi non versati.
Traffico di rifiuti dalla Sicilia a Mantova
Un imprenditore mantovano tra gli 11 indagati