Versalis, a Mantova in 1.500 col fiato sospeso

MANTOVA – Sono in 1.500 a Mantova, tra assunti e indotto, coloro che guardano con apprensione alle sorti della Versalis, a seguito dell’annuncio di chiusura del cracking di Porto Marghera, ossia l’impianto che gestisce gli idrocarburi, materia prima dello stabilimento virgiliano.
Nell’incontro tenuto dalle tre sigle confederali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con l’Ad di Eni Versalis  Alfani, questi ha dichiarato che non c’è da parte di Eni alcuna volontà di abbandonare la chimica di base, ma l’obiettivo è quello di renderla sempre più specialistica, e di proseguire negli investimenti per la crescita della chimica da fonti rinnovabili e per il riciclo di plastica e gomma.
I sindacati hanno espresso piena condivisione verso gli obiettivi, pur temendo che il radicale processo di trasformazione possa avere un forte impatto sul sistema produttivo che, se non governato, potrebbe diventare distruttivo per l’occupazione.