Molossoidi di piccola taglia: una guida per una scelta consapevole

Esemplare di Boston Terrier

Prima di accogliere un nuovo amico a quattro zampe nella propria vita, è fondamentale comprendere le caratteristiche specifiche della razza che si intende adottare. Questo non solo assicura che il cane si adatti bene al proprio ambiente domestico, ma garantisce anche che le sue esigenze siano soddisfatte. In questo articolo, esploreremo tre popolari molossoidi di piccola taglia: il Bouledogue francese, il Carlino e il Boston Terrier, fornendo dettagli sulla loro storia, carattere, curiosità e compatibilità con diversi stili di vita.

Boston Terrier

Storia ed origini

Questa razza ha origine nella città di Boston, come il nome suggerisce; anche questi cani, cosi come i bull terrier/pit bull ecc. sono stati selezionati come cani da combattimento. 

intorno al 1870 alcuni esemplari di Terrier inglese bianco (una razza ora estinta) furono incrociati con alcuni Bulldog inglesi. Qualche anno dopo gli incroci coinvolsero anche alcuni esemplari di bulldog francese, che si aggiunse quindi agli antenati del simpatico Boston Terrier.

Nel 1878, a Boston, fu organizzata una mostra espositiva di questi cani dall’aspetto tanto particolare. La notizia della nuova razza divenne così di dominio pubblico. Sempre a Boston fu fondato il primo fan club, e nel 1893 l’American Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza, conferendole il nome di Boston Terrier.

Fino agli anni ‘60, il Boston Terrier ha goduto di un grande apprezzamento negli Stati Uniti, tanto da diventare uno dei dieci cani più diffusi in America, dove tutt’oggi è comunque ancora molto presente.

Infine nel 1927 che alcuni esemplari giunsero in Europa, qui il Boston Terrier è ancora relativamente poco noto. In Germania, ad esempio, ogni anno nascono circa 300 cuccioli di Boston Terrier. 

Nel 1865 il signor Robert C. Cooper di Boston, dopo una serie di incroci tra le razze sopra citate fece nascere “Tom”; a detta degli esperti fu lui, il primo vero esemplare di Boston Terrier.

Curiosità

  • E’ un terrier, ed è un molosso.

  • Un cane di questa razza, Iggy, appare nel manga “Le bizzarre avventure di JoJo”.

  • Nel 1979, questa razza fu onorata della nomina di “cane ufficiale dello Stato” del Massachusetts.

  • Il Boston Terrier è soprannominato “il gentiluomo americano” a causa del suo mantello elegante che ricorda uno smoking.

 

Bull dog Francese

Storia ed origini

Questa razza canina vede quale suo originario antenato l’Old English bulldog, la razza originaria e comune a tutti i bulldog. 

I bulldog inglesi, inizialmente, furono creati ed impiegati per i combattimenti tra cani e la pratica del bull baiting (a cui infatti devono il loro nome), un’attività organizzata a fini di intrattenimento che li vedeva combattere contro un toro.

Il bulldog francese, nello specifico, è frutto dell’incrocio tra i toy bulldog (alcuni esemplari di bulldog inglese di piccola taglia) e i doguins (alcuni esemplari di dogue de Bordeaux di piccola taglia), con cani di tipo terrier di piccola taglia e a pelo liscio…

Questi primi esemplari giunsero in Francia nel 1880; anno in cui fu fondato il primo club di razza a Parigi. Durante la rivoluzione industriale, le addette alla lavorazione del pizzo introdussero l’abitudine di tenere con sé un cane da compagnia per migliorare la qualità della loro vita lavorativa, e questi esemplari di bulldog risultarono particolarmente graditi.

Il primo standard di razza fu fissato nel 1898, anno in cui la Société Centrale Canine riconobbe la razza del ‘bouledogue français’. La loro popolarità si consolidò nel giro di poco tempo, cosicché anche le ricche famiglie americane iniziarono ad allevarli in patria. 

Curiosità

  • Tra i bulldog francesi più famosi ricordiamo:

    • Dali e Peaches, dell’attore americano Hugh Jackman;

    • Gypsy Rosa Lee, della cantante Madonna.

  • Nonostante le piccole dimensioni, il Bouledogue ha una personalità molto grande. Adora “parlare” con i suoi proprietari con piccoli grugniti e suoni particolari.

  • Ideale per la vita in appartamento e per chi ha poco spazio. Meno adatto per coloro che vivono in climi molto caldi, data la sua difficoltà con la respirazione.

 

Carlino 

Storia ed origini

Anche se secondo lo standard FCI il Carlino sarebbe una razza canina inglese, in realtà le sue radici affondano in Cina, dove viene allevato da più di 2000 anni. È inserito, sempre secondo la FCI, nel gruppo dei Molossi.

Questo cane ha una storia simile a quella del Chin e del Pechinese (articolo del 21 aprile 2024). All’epoca dell’impero cinese avere un Carlino era considerato un privilegio, in quanto considerato “cane dell’imperatore”, a significare che era solo lui a poterlo possedere e toccare. In seguito, il cane dell’imperatore è potuto passare nelle mani della plebe, la quale tuttavia doveva pagare una lauta somma per possederne un esemplare. 

È stata la Compagnia delle Indie olandese a portare per la prima volta in Europa il Carlino, nel 1500. Diversi nobili lo acquistarono come “cane da salotto” per le ricche dame di corte. Durante l’industrializzazione e la conseguente caduta della nobiltà il Carlino è stato dimenticato, sempre di più.

Gli allevatori britannici hanno però fatto sì che questa razza non andasse perduta: attorno al 1900 infatti il Carlino ha festeggiato il suo grande ritorno in voga, all’inizio solo in Gran Bretagna e poi in tutto il mondo. Anche se nel corso degli anni il Carlino è stato allevato in modi diversi, causando l’accentuarsi di alcuni tratti della personalità come pigrizia, noia e golosità, la sua notorietà è ancora oggi viva.

Curiosità

  • Diventò il cane ufficiale della Casa d’Orange in Olanda dopo che un esemplare di questa razza salvò la vita al principe ereditario abbaiando per avvertirlo di un attacco.

  • Come è evidente già guardandolo, questo cane, così come tutti quelli di questa tipologia morfologica ha molti problemi fisici e presenta un rischio maggiore di gravi problemi di salute. Come abbiamo detto, questo li porta ad avere difficoltà a respirare e anche a mantenersi al fresco quando il clima è caldo. Il colpo di calore è molto comune e può essere fatale. Molti Carlini necessitano di un intervento chirurgico per migliorare la loro funzione respiratoria. 

La razza è soggetta a diverse malattie, come la sindrome brachicefalica, caratterizzata da narici schiacciate e palato molle allungato. Inoltre, ingrassano facilmente e subiscono lesioni agli occhi a causa dei grandi occhi che sporgono dal muso. Purtroppo, queste sono solo alcune delle patologie che possono colpire il Carlino. Altri disturbi comuni di queste razze sono: 

meningoencefalite del Carlino, stenosi delle narici, sindrome ostruttiva delle vie aeree (BOAS), ernia del disco, displasia dell’anca, problemi alla pelle/allergie, Demodex, lussazione della rotula, problemi alle ghiandole anali, Emivertebra, Malattia di Legg-Calve-Perthes, problemi dentali, ulcere corneali.

Poiché siamo prossimi alla chiusura della nostra affascinante rubrica sulla conoscenza delle razze canine, facciamo un breve riepilogo dei tre principali consigli per la scelta del cane giusto per noi e la nostra famiglia:

  1. Valutare il proprio stile di vita e quanto tempo si può dedicare al cane.
  2. Considerare lo spazio abitativo disponibile e l’ambiente circostante.
  3. Riflettere sulle proprie capacità di gestire eventuali problemi di salute specifici della razza scelta.

Concludendo, conoscere la storia e le caratteristiche di una razza non solo aiuta a comprendere meglio le motivazioni e i comportamenti del cane, ma è essenziale per garantire che la convivenza sia felice e duratura per entrambi. Scegliere con consapevolezza significa amare responsabilmente.

lo Staff di Corte Tosoni.
La rubrica “il mio cane è felice”