Nuovo protagonista e nuovo direttore per il Nabucco di giovedì in Arena

VERONA  Nuovo protagonista e nuovo direttore per il Nabucco di stasera, giovedì 18 agosto, al 99° Arena di Verona Opera Festival 2022. Giovedì Luca Salsi, acclamato baritono verdiano, fa il suo debutto

stagionale in Arena nel ruolo del titolo accanto a Michele Pertusi, Maria

Josè Siri, Riccardo Rados e Francesca Di Sauro ∙ Per un’unica data,

Orchestra e Coro areniani sono guidati dal M° Alvise Casellati, per la prima

volta sul podio di un’opera integrale in Arena. Dopo tre settimane

Nabucco torna in scena nella spettacolare produzione cinematografica e

risorgimentale di Arnaud Bernard, che colloca la vicenda negli anni in cui

fu composta l’opera. Voce di riferimento per il repertorio italiano e verdiano in particolare,

negli ultimi mesi Luca Salsi ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala

come protagonista di Macbeth, replicato a Vienna e Valencia, ed è stato

chiamato a Milano, quindi a Chicago da Riccardo Muti, per Un Ballo in

maschera; sempre nel segno di Verdi è stato a Monaco il diabolico Jago in

Otello. il suo atteso debutto stagionale nel

bimillenario anfiteatro veronese come protagonista di Nabucco, primo vero

successo del compositore di Busseto, suo conterraneo. Altro grande artista

parmense è l’acclamato basso Michele Pertusi, interprete dell’impegnativa

parte di Zaccaria, guida spirituale e politica degli Ebrei nel libretto di

Solera. Le figlie di Nabucco sono rispettivamente il soprano Maria Josè

Siri, nel titanico ruolo di Abigaille, e il mezzosoprano Francesca Di Sauro

come Fenena pronta a convertirsi all’Ebraismo. Uomo conteso fra le due è

l’Ismaele del giovane tenore Riccardo Rados. Nei ruoli di fianco ci sono

affermati artisti di pregio e giovani promettenti all’esordio areniano:

Adolfo Corrado è il Gran Sacerdote di Belo, che appoggia il colpo di stato

di Abigaille, mentre Carlo Bosi è Abdallo, ufficiale fedele a Nabucco; Elena

Borin è Anna, sorella di Zaccaria. Il palcoscenico areniano ospita nella scenografia di Nabucco un grande

teatro che rievoca la Scala, per cui Verdi scrisse l’opera nel 1842

divenendo colonna sonora del  Risorgimento italiano: Milano e le sue eroiche

cinque giornate, così come il patriottismo intriso di melodramma del film

Senso, sembrano rivivere nella lettura registica di Arnaud Bernard, che con

le scene di Alessandro Camera ha ricollocato la vicenda biblica negli anni

in cui Verdi compose Nabucco, fra barricate, salotti e teatri. In questa

appassionata visione storica e politica, gli Ebrei braccati e deportati

dagli Assiri diventano gli Italiani di metà Ottocento, ancora alla ricerca

della propria indipendenza e identità nazionale. Per un’unica data,

l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato da Ulisse Trabacchin

sono diretti da Alvise Casellati, già applaudito al Teatro Filarmonico e in

una memorabile serata vivaldiana nell’inedita Arena del 2020, qui alle prese

con la prima direzione integrale di un’opera in Anfiteatro, in un

allestimento spettacolare e avvincente, con centinaia di mimi, figuranti e

Tecnici. Ultima replica: sabato 3 settembre.