CASTEL D’ARIO L’idea nasce da due pensionati di Castel d’Ario impegnati nel sociale e appassionati di musica – Dino Merlo e Alberto Martini – con l’obiettivo di dare vita a una corale popolare in grado di proporre un repertorio che rievochi brani che vanno dagli anni ’60 agli ’80 del secolo scorso. E a quanto pare l’inizio è incoraggiante, tanto che sono già 26 le adesioni raccolte. «La partecipazione è stata superiore alle aspettative – spiega Merlo (da anni componente anche della Corale “Giuseppe Verdi” di Ostiglia, ndr) – e questo è certamente un segnale positivo che conferma l’intuizione dell’amico Martini, cioè creare un sodalizio musicale che incentri il proprio programma sull’epoca d’oro della canzone italiana». Su proposta di Merlo, il Centro Sociale Casteldariese ha deciso di appoggiare subito la lodevole iniziativa mettendo a disposizione i propri locali per le prove e ogni necessità. «Abbiamo deciso di intitolare il Coro a Roberto Modena , nostro indimenticato concittadino scomparso ancora giovane nel 2005 – rivela Merlo -. Professore di tromba, faceva parte dell’orchestra dell’Arena di Verona; una figura che ha dato tanto alla musica, anche fuori dai confini prettamente territoriali». Tra i coristi fa parte anche Roberta Modena , sorella di Roberto. «Nostro proposito – aggiunge Merlo – è esibirci nelle feste popolari ma anche nelle case di riposo per ricordare agli ospiti le canzoni della loro gioventù. Un aspetto che rientra nel mandato morale del Centro Sociale, che tra le sue finalità punta ad alleviare le sofferenze e i bisogni delle persone non più giovani e bisognose di compagnia». Dopo le prime settimane di “rodaggio”, il Coro “Roberto Modena” è già pronto alla prima uscita ufficiale, prevista metà aprile: la Festa di Primavera alla “Floricoltura Elena Mazzocchi” di Nogara.
Matteo Vincenzi